Verona, esonerato Di Francesco

Eusebio Di Francesco è il primo allenatore della Serie A 2021-2022 ad essere esonerato. La guida del Verona passa da lui a Igor Tudor, reduce dalla strana esperienza di vice-Pirlo alla Juventus, in cui non si capiva chi fosse l’allenatore (c’era anche Baronio). Dopo tre sconfitte consecutive, con Sassuolo, Inter e Bologna, si chiude quindi la storia fra Di Francesco e il club di Setti, in ogni caso per valore dei singoli giocatori uno dei principali candidati alla retrocessione.

Non è un record, quello di Di Francesco, perché in Serie A ci sono stati anche allenatori cacciati nel precampionato, ma comunque fa impressione che una squadraccia, che rimarrebbe tale anche in mano a Guardiola, esoneri l’allenatore dopo tre, facciamo quattro con la Coppa Italia, partite e dopo un calciomercato imbarazzante, al di là delle cessioni da copertina come quelle di Zaccagni. Silvestri e secondo noi anche Lovato.

Per Di Francesco la terza esperienza negativa di fila, dopo quelle con Sampdoria e Cagliari terminate rispettivamente con esonero mascherato da dimissioni ed esonero per così dire puro. Per noi una domanda, che va al di là del valore di Di Francesco e della rosa del Verona: quand’è che un allenatore smette di essere un allenatore da progetto, uno figo?

Perché lui al Sassuolo era stimatissimo dai cultori del genere, e nel primo anno alla Roma, con la semifinale di Champions League, era quasi una divinità. Quand’è che l’occhialetto non basta più? Non è nemmeno una questione di esoneri (Di Francesco è a quota sette) o di età (lui 52 anni), perché queste leggi non valgono per altri tecnici da storytelling.

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