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Mortimer Duke o Randolph Duke?
Indiscreto 24/12/2016
Non poteva mancare nel palinsesto natalizio Una poltrona per due (stasera su Italia 1), il film con Dan Aykroyd ed Eddie Murphy, rispettivamente nei ruoli di un ricco agente di cambio (Louis Winthorpe III) e di un mendicante che vive di espedienti (Billie Ray Valentine). Nel mezzo la prostituta interpretata da Jamie Lee Curtis (Ophelia) e intorno l’ormai ben nota trama legata alla scommessa dei fratelli Randolph Duke e Mortimer Duke che metterà nella disperazione Winthorpe III e nella ricchezza Valentine, con ribaltamenti di ruoli e colpi di scena.
Al di là del giudizio che si può dare del film, in effetti piuttosto divertente e ormai un classico per la stagione che stiamo vivendo, Una poltrona per due (uscito nel 1983, il cui titolo originale, Trading places, nasconde più significati rispetto alla trama) nella sua commedia stimola un interessante confronto su come alla fine il nostro comportamento ed eventuale successo possa dipendere dalle situazioni e l’ambiente in cui siamo sostanzialmente cresciuti (nella sostanza la teoria di Randolph, interpretato da Ralph Bellamy) oppure che la criminalità o la buona condotta siano qualcosa di geneticamente predisposto, che non dipende da fattori esterni (la teoria di Mortimer, Don Ameche).
La nostra vita, come potrebbe emergere dalla morale di Una poltrona per due, è insomma anch’essa un gioco di equilibri e di situazioni, oltre che di talento e capacità, oppure non possiamo fare niente per cambiare quella che è la vera indole che è in definitiva artefice del nostro destino, e di chi ci sta vicino? Randolph Duke o Mortimer Duke?