Un uomo chiamato cavallo

10 Gennaio 2010 di Christian Giordano

di Christian Giordano 
La vita di Mick Channon, leggenda del Southampton che ha avuto successo anche fuori dal calcio…

Nato il 28 novembre 1948 a Orcheston, contea del Wiltshire (Inghilterra), Michael Roger “Mick” Channon è stato uno dei più grandi attaccanti nella storia del Southampton, e non soltanto il più prolifico. Segna al debutto in campionato contro il Bristol City a 17 anni, nell’aprile 1966, ma la stagione seguente – la prima dei Saints in massima divisione – racimola solo una presenza. Nel 1968-69, ceduto Martin Chivers, diventa titolare e l’anno dopo top scorer del club: è il 1969-70, annata magica che gli porta anche il primo dei suoi 9 caps con l’Inghilterra Under 23. Con la selezione maggiore, invece, chiuderà con 46 presenze e 21 reti fra il 1972 e il 1977.  

Capocannoniere del Southampton anche nelle successive sei stagioni, tocca il massimo in carriera con 21 gol nel 1973-74. La stagione seguente ne infila 20 in campionato, comprese le triplette contro Oxford United, Bristol Rovers e quella nel 5-0 sul Derby County in Coppa di Lega. Nel 1975-76 altro ventello in Second Division, compresa la hat-trick nel 4-0 nel quasi derby col Portsmouth. Il Southampton, sesto fra i cadetti, vince la FA Cup battendo 1-0 in finale il Manchester United. Suo lo zampino nel gol segnato nel finale da Bobby Stokes. Membro-chiave di quei Saints, Channon aveva segnato una tripletta anche nel 4-0 al replay del quinto turno sul West Bromwich Albion. L’ultimo tris in biancorosso arriverà invece la stagione seguente, contro il Blackpool.  
Consapevole di aver dato tutto con e per quella maglia, chiede il trasferimento e viene accontentato: nell’estate del 1977, per 300 mila sterline, passa al Manchester City. Club che aveva chiuso la First Division dietro al Liverpool campione e sembrava in crescita, invece aveva già toccato l’apice. Channon fatica a trovare spazio e così, nel settembre 1979, dopo due deludenti anche se per lui non fallimentari stagioni al Maine Road (la prima con 12 gol, la seconda con 11), accetta la chiamata di Lawrie McMenemy che lo riporta al “The Dell”.  
Nell’estate 1982, il secondo e stavolta definitivo al club di una vita, amore ricambiato con 580 partite, fra campionato e coppe, e 215 reti. Tutte o quasi festeggiate con la sua caratteristica esultanza col braccio destro fatto girare a mo’ di mulino di vento. Brevi parentesi con Newcastle United e Bristol Rovers e poi tre anni al Norwich City, con tanto di Milk Cup vinta con i Canaries nel 1985, prima di tornare sulla South Coast per svernare al Portsmouth e chiudere coi dilettanti del Finn Harps. 
Chiuso col pallone, ha sfondato anche come allevatore di cavalli da corsa, la sua grande passione, a West Ilsley, nel Berkshire. La sera del 27 agosto 2008 è rimasto ferito con il figlio nell’incidente stradale nel quale ha perso la vita l’agente e amico Tim Corby. Al momento dell’impatto i Channon e Corby erano in viaggio sull’autostrada M1, all’altezza dello svincolo 24, vicino a Kegworth, nel Leicestershire, tra Leicester e Nottingham. Rientravano dalle aste di Doncaster ed erano diretti alle scuderie dei Channon, a West Isley. Trasportati in elicottero al Queen’s Medical Centre di Nottingham, Mick, all’epoca 59enne, se la caverà con un polmone perforato e fratture a un braccio e alla mandibola, e Jack con lesioni alle costole. Come allenatore di galoppo, Channon senior ha vinto classiche in Gran Bretagna, in Francia, in Germania e in Irlanda. In Italia ha vinto il Gran Premio Roma, alle Capannelle, con Imperial Dancer nel 2003. Ma al The Dell e dintorni verrà per sempre ricordato per quel braccio a mulinello. 
Christian Giordano
Football Poets Society

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