Tapis roulant o cyclette?

14 Dicembre 2021 di Stefano Olivari

Regalare o, peggio ancora, regalarsi un tapis roulant o una cyclette? Una classica domanda di Natale, che certo non riguarda l’uomo Indiscreto, micio e macho, un po’ Kipchoge e un po’ Pogačar. Una domanda ispirata dal crollo in Borsa della Peloton, una delle azioni simbolo dell’era della pandemia, azienda nota soprattutto per il suo set per il ciclismo casalingo, che in maniera riduttiva definiamo cyclette.

Un crollo avvenuto ben prima della notizia che a Mr. Big fosse venuto un infarto (nel film, non nella realtà) mentre pedalava appunto su una Peloton. Stiamo parlando di uno dei personaggi di Sex & The City, l’antipaticissimo fidanzato storico e poi marito dell’altrettanto antipatica Carrie-Sarah Jessica Parker. Per noi prima Charlotte, seconda Samantha, terza Miranda.

Tapis roulant o cyclette, dunque? Per i talebani di corsa e ciclismo la risposta è scontata, in direzione della versione casalinga della loro disciplina. Per chi genericamente vuole fare un po’ di movimento quando fuori è buio e ci sono meno 20 gradi di temperatura invece no. Di base è secondo noi (ci sono varie teorie, la scienza non è esatta) meno dannosa la cyclette, semplice o a livello palestra che sia, gareggiando con altri o con sé stessi tramite tablet.

Il tapis roulant sollecita di più le articolazioni, rispetto alla corsa su strada, anche se al neofita l’ammortizzazione dà la sensazione di soffrire di meno a parità di velocità. Possiamo uscirne affermando che a velocità basse il tapis roulant non distrugge ginocchia e tendini, quindi al 90% delle persone non fa male. Una buona cyclette è invece adatta a tutti senza grandi danni, chiaramente andando con il proprio passo.

Dal punto di vista dell’ingombro vince il tapis roulant, invece, piegabile con facilità: per lui un posto lo si trova sempre. La cyclette ha invece bisogno di una stanza per la cyclette e non è che ci si possa mettere ogni volta a smontarla. Visto che fare sport, anche a ritmi da pensionati, rimane una cosa bellissima, il di qua o di là natalizio ha cittadinanza: tapis roulant o cyclette? Domanda in ogni caso tristissima, degna di un paese che dà per scontato di vivere in uno stato di emergenza. Poi in palestra non ci andavamo nemmeno prima, ma è un altro discorso.

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