Sul coronavirus Renzi ha ragione?

30 Marzo 2020 di Indiscreto

Ci ha colpito la reazione quasi unanime contro l’idea di Matteo Renzi di riaprire le aziende chiuse per coronavirus già in aprile e di far tornare i ragazzi a scuola il 4 maggio, fra le altre cose. Sinistra, destra, 5 Stelle: una gara a chi sente più sceriffo e più uomo di pseudo-scienza (anche da parte di chi esaltava i No-Vax), con la stella polare del distribuire soldi che non esistono e dei sondaggi: il popolo ha paura, quindi teniamo il popolo in casa. In questo caso non si può dire che i politici non rappresentino la maggioranza.

Non è un segreto che il blocco attuale verrà prolungato dal governo dal 3 al 18 aprile, lo ha anche anticipato a Sky il ministro Boccia. Ma a questo punto non è più una questione di economia, anche se interi settori saranno distrutti non da qualche settimana di stop ma dalla psicosi collettiva che impedirà per anni di vivere come prima: qualcuno davvero pensa che a giugno, luglio, agosto, o quando sarà, i ristoranti torneranno ad essere pieni? Ci sono tante persone che vogliono cambiare auto? È prevedibile una corsa ad abbonarsi alla prossima stagione teatrale?

A noi la proposta di Renzi è parsa anche moderata: proteggere chi va protetto, dai malati agli anziani, ma far uscire tutti gli altri con precauzioni, mascherine, distanziamento e tutto il resto. Perché, questo il punto, non c’è alcuna certezza che fra due mesi la situazione sia diversa che fra due anni. E fra due anni, ma anche molto prima, avremo un paese morto, che quindi non avrà più il problema di ammalarsi. Però magari ci sbagliamo, il dubbio ce l’abbiamo sempre.

E quindi facciamo una domanda molto semplice ai lettori di Indiscreto, al tempo stesso élite e pancia del paese: sul coronavirus Renzi ha ragione? È stato più lucido degli altri? Non sfugge a nessuno il ragionamento politico di Renzi: quello di accreditarsi come leader dell’Italia della ripresa contro quelli, in questo momento quasi tutti, che cavalcano la paura nascondendosi dietro a scienziati che grandi scienziati non sono, da tante che ne hanno dette nell’ultimo mese, dal caldo che avrebbe sconfitto il virus allo stesso uso delle mascherine.

Share this article