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Pallavolo

Stipendi in Croce

Alberto Rapuzzi 10/04/2013

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Iniziano i playoff del 68esimo campionato femminile di pallavolo: s’incrociano Bologna con Pesaro e Urbino con Giaveno, al meglio delle due partite e in caso di pareggio golden set nella partita di ritorno. Il fatto che l’ultima in classifica nella stagione regolare partecipi ai playoff scudetto ci spiega subito che campionato è stato e da chi è amministrato, giusto a un anno di distanza dal Mondiale 2014 che ospiteremo in Italia. Due squadre si sono ritirate nel corso della competizione, Crema e Modena, lasciando le proprie giocatrici e lo staff tecnico senza stipendi. In ritardo anche a Giaveno e Chieri dove solo una parte è stata saldata. L’ex libero della nazionale Paola Croce ha abbandonato lunedì Urbino per gli stessi motivi denunciando un sistema così impostato. Insomma, un vero disastro. Il torneo risulta quindi falsato, penalizzando chi si è comportato onestamente pagando quanto pattuito e quindi contrattando giocatrici solo alla propria portata, come per esempio Bergamo e Pesaro. Abbiamo anche fidejussioni dubbie per permettere le iscrizioni, in maniera non dissimile dal calcio di qualche anno fa. I contratti sono carta straccia e i disonesti rimangono impuniti, questa è invece la pallavolo italiana di oggi. In questo quadro la Lega lascia fare, può essere utile ricordare che il suo presidente è stato eletto all’unanimità da club a cui forse va tutto bene così, mentre la Fipav è timorosa di sporcarsi del fango che sa di poter trovare in abbondanza. E quindi? Le atlete italiane migliori cercheranno spazi all’estero mentre le straniere avranno qualche remora prima di venire da noi. Tornando alla parte tecnica, diamo merito alla Yamamay di essere arrivata prima nella stagione regolare pur senza il genio Carly Lloyd e visti gli incroci è probabile che rivedremo le semifinali di Coppa Italia, quindi il derbone tra le farfalle e Villa Cortese, mentre dall’altra parte del tabellone Bergamo contro la nostra favorita al titolo Piacenza, anche se è ben chiaro che rovesciare il fattore campo di Busto sarà difficile per chiunque. I palazzetti saranno probabilmente pieni e forse avremo anche bel gioco. Di certo c’è bisogno di respirare un po’ di aria pulita.

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