Calcio
Sparwasser
Indiscreto 11/12/2024
Uno dei gol più famosi nella storia dei Mondiali è anche uno dei primi che ci ricordiamo di avere visto in diretta, visto che quasi tutto ciò che è accaduto prima dei 7 anni è confinato a piccoli flash e a racconti di altri. Il gol è ovviamente quello con cui Jürgen Sparwasser portò la Germania Est a battere quella Ovest ad Amburgo, nell’ultima partita del loro girone nel 1974, con entrambe già qualificate e il sospetto di un tarocco. Sì, perché in caso di pareggio o vittoria la nazionale di Beckenbauer, Müller, Breitner, eccetera, sarebbe finita nel girone con Olanda (non era una certezza ma quasi, visto che il giorno dopo Cruijff e compagni avrebbero affrontato la molto più debole Bulgaria) e Brasile, sorte che invece sarebbe toccata alla squadra di Sparwasser soltanto in caso di vittoria. È quindi probabile che la Germania Est abbia giocato seriamente, per arrivare a una vittoria storica (fra l’altro nel primo tempo Kreische sbagliò un gol incredibile a porta vuota, tipo Retegui ieri con il Real Madrid), e che quella Ovest abbia ragionato più in prospettiva.
Certo è che Sparwasser, poche settimane dopo la finale di Coppa delle Coppe vinta con il suo Magdeburgo sul Milan allenato da Trapattoni, diventò un’icona planetaria, oltre che uno degli eroi dello sport socialista, per non dire comunista. Per questo nonostante fosse guardato con sospetto per la sua apoliticità e per la sua amicizia con molti giocatori occidentali (fu criticatissimo per il scambio di maglia con Tardelli), il suo passaggio nella Germania Ovest nel 1988 fu visto come un tradimento da ciò che restava di quella Est: poco, visto che il Muro sarebbe caduto l’anno dopo. In quest’ultimo periodo abbiamo letto molte interviste al centrocampista tedesco, oggi splendido 76enne, su cui è anche uscito un bel libro di Giovanni Tosco, Sparwasser, l’eroe che tradì, e l’altra sera lo abbiamo anche ascoltato dal vivo al termine di un giro d’Italia (particolarmente riuscita la serata al Bootleg di Milano) in cui è rimasto sorpreso per il numero di fan italiani che ha scoperto, quasi fuori tempo massimo, di avere.
Fra le tante cose interessanti, a partire da cosa significasse fare il calciatore in un paese come la Germania Est e sulla bellezza, comunque la si pensi, di avere in una squadra di club soltanto ragazzi cresciuti nella squadra stessa, Sparwasser ne ha detta una interessantissima sulla Germania di oggi. Richiesto di un parere sul clamoroso fenomeno della Ostalgie, dilagante a livello di consumo fuori dalla Germania ma a livello politico soprattutto dentro, Sparwasser ha spiegato il successo di partiti estremisti, di destra e di sinistra (in particolare l’AfD e il partito della Wagenknecht), nei vecchi territori dell’Est, in maniera secondo noi chiarissima: “Pensate se in un lontano passato Spagna e Italia fossero state unite, nel 1945 le avessero divise, con ognuna a prendere una strada molto diversa dall’altra, e nel 1990 le avessero riunite ma con la Spagna a inglobare l’Italia e a cancellare i suoi precedenti 35 anni di storia. Come vi sentireste?“. Detto da uno che pur non facendo mai attività politica ai suoi tempi ha sempre cercato di evitare il regime comunista e ruoli di qualsiasi tipo, e che della riunificazione è stato sempre sostenitore, diversamente da Andreotti (“Amo così tanto la Germania che mi piace averne due“) e dai nostalgici di un mondo bloccato.
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