Sostituzioni sbagliate

25 Ottobre 2010 di Libeccio

di Libeccio
L’empatia di Benitez, la stanchezza dei Della Valle, il primato di Amauri, il pendolo di Ranieri e le sostituzioni di Mourinho.

 1. Il pari dell’Inter con la Sampdoria ha consentito di leggere chiaramente i problemi che attualmente attraversano la squadra nerazzurra. I molti infortuni di giocatori titolari obbligano a scelte (soprattutto Biabiany, ma anche Coutinho che sta comunque facendo bene) non ancora adeguate a un grande palcoscenico. Alcuni uomini chiave lontani dal loro 100% (Samuel, Sneijder, Maicon e Cambiasso su tutti) e la fascia sinistra della difesa (Chivu, visto che al momento Santon è da compitino) costantemente preferita da ogni avversario per provare a passare. Aggiungeremmo in più una mancanza di feeling di Benitez con la squadra, che resta inalterato nonostante il tempo che passa. Nella A italiana forse solo Ballardini raggiunge le stesse vette di Benitez nel mancare così tanto di empatia. La fortuna dell’Inter in questo momento è quella di trovarsi un Eto’o in stato di grazia, che non ha perso fame così come non l’ha persa Lucio: il Mondiale svuota solo chi è predisposto ad essere svuotato.

2. La Fiorentina ha arrestato la sua discesa libera. A inizio campionato avevamo espresso dubbi sulla attuale consistenza della squadra, soprattutto dopo il grave infortunio che aveva colpito il suo talento più importante (Jovetic). I Della Valle sembrano aver perso la strada degli investimenti (investimenti?) dopo alcune scelte politiche del Comune di Firenze (che ha ‘osato’ non regalargli aree edificabili), che forse per loro sono state solo un pretesto. Non è un mistero che i Della Valle cederebbero volentieri un club che rende poco sia in termini di visibilità (Firenze è pur sempre provincia, in un’Italia che fuori da logiche geografiche tifa solo per tre squadre) che di resa economica. Perchè oltretutto la piazza è esigente e non permette di vivere tranquillimente di calciomercato come ad esempio è possibile a Udine.

3. Non cerchiamo colpevoli, ma ci sono alcune cose che proprio non comprendiamo. Probabilmente le prestazioni di Amauri nella Juve potrebbero essere iscritte di diritto nel guinness dei primati se il campionato fosse quello della peggiore resa rispetto alle aspettative su un giocatore molto pagato e forte davvero (quindi che è stato ben valutato in origine). Incredibile la parabola di Amauri confontando le prestazioni di quando giocava a Palermo con quelle juventine.A volte più che la competenza dei direttori sportivi, contano i bioritmi dei calciatori. O le paturnie delle loro mogli e fidanzate.

4. Stiamo perdendo il filo, forse leggiamo troppi giornali e dovremmo smettere di farlo. Ranieri era scarso nella Juve, un fenomeno nella Roma e adesso di nuovo scarso nella Roma. Misteri del calcio professionistico. Avevano smesso di giocare per Spalletti, poi hanno giocato a mille per Ranieri, ora smettono di giocare per Ranieri che sembra avere le ore contate (Leonardo subito o Lippi in prospettiva). La Roma che l’anno scorso costruisce una stagione esaltante e quest’anno sembra ripetere l’ultima di Spalletti. Pensiamo anche che stia patendo una sorta di frustrazione per il fatto di aver fatto rimonte mirabili senza nulla vincere (quella contro l’Inter nell’ultima stagione di Mancini e poi quella dell’anno scorso). E forse sarebbe anche da riconoscere che, dal 2006 in poi, uno scudetto la Roma l’avrebbe pur meritato per quello che ha fatto vedere in campo. Per gli anni marci l’Inter è stata indennizzata, la Roma un po’ meno.

5. Gara di Champions dell’Inter: Quando al 30’ del secondo tempo si è visto Biabiany richiamato in panchina e il suo posto preso da Cordoba, era prevedibile che l’Inter avrebbe sofferto moltissimo negli ultimi dieci minuti. Lo Special One in quei frangenti toglieva il Cordoba della situazione e metteva un attaccante, non per grandi considerazioni tattiche ma proprio allo scopo di evitare la dormita generale. Leggerissime differenze.

Libeccio

(in esclusiva per Indiscreto)

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