Calcio

Soldato Mudryk

Indiscreto 18/12/2024

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La positività di Mudryk sta facendo di nuovo parlare del Meldonium, o Mildronate (è il nome del principio attivo), per uso sportivo dopo qualche caso celebre, Sharapova e Aregawi, e tanti meno celebri. Comunque quasi tutti riguardanti paesi della rimpianta, da chi non ci viveva, Unione Sovietica, come appunto l’Ucraina di Mudryk. I competenti sanno già che Maresca non lo vedeva, anche prima della positività, rimandiamo quindi le discussioni tattiche al futuro longform di Ridge Bettazzi su Sancho. Noi seguaci di Dolph Lundgren ovviamente siamo più intrigati dal fatto che il Meldonium evochi l’idea di quel supersoldato di terra che gli eserciti più cazzuti in varie fasi storiche hanno cercato di formare. Fra questi ovviamente l’Armata Rossa, che usò il Meldonium soprattutto in Afghanistam, dal 1979 al 1989.

Il farmaco sviluppato da Ivars Kalvins, inizialmente pensato per le ischemie, ha vari effetti ma il principale per soldati e atleti è quello di migliorare le prestazioni in mancanza di ossigeno. L’idea era quindi che sulle montagne afghane sarebbe tornato utile, anche se di recente l’importanza del Meldonium è stata ridimensionata e fuori dalla Russia si dice che sia quasi un doping-placebo: in ogni caso è sicuro che sia prescritto da medici poco informati, come nel caso della Sharapova visto che ai tempi la sostanza era entrata nella lista antidoping da pochi mesi. Ma la lista di farmaci usati sia da militari sia da sportivi è lunghissima, con la storia del calcio fatta anche dal Pervitin, alla base del miracolo di Berna insieme alla pioggia e a Puskas mezzo infortunato.

Parlando del presente, fra le mille cose di cui si legge noi popolo di Universal Soldier siamo affascinati soprattutto dagli esoscheletri, roba che sembra uscita da un film ma che è reale: chi ne vuole sapere di più cerchi notizie sul Fortis K-SRD di Lockheed Martin, esoscheletro progettato per consentire ai soldati di trasportare carichi pesanti su terreni accidentati senza affaticamento e lesioni, e sul TALOS (Tactical Assault Light Operator Suit), questo proprio un progetto della Difesa degli Stati Uniti, con l’obbiettivo di per creare un’armatura tattica avanzata. Siamo seri per un attimo: più che le sostanze chimiche il nuovo doping dello sport potrebbe essere questo. Tutto era ovviamente già stato detto mezzo secolo fa dall’Uomo da sei milioni di dollari, il colonnello Steve Austin.

stefano@indiscreto.net

 

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