Sky e Netflix: conviene?

7 Ottobre 2019 di Indiscreto

Sky e Netflix insieme? La risposta è sì, ma con l’asterisco. Nella sostanza a partire dal 9 ottobre 2019, quindi dopodomani, gli abbonati di Sky con decoder Sky Q e potranno abbonarsi anche a Netflix, pagando 9,99 euro al mese, tenendo tutto all’interno del mondo Sky con lo stesso telecomando e la stessa fattura (fattura Sky), senza barcamenarsi fra chiavette e altre manovre sul televisore.

Tutto bellissimo, quindi? Cominciamo con la parte finanziaria. Finora abbonarsi a Netflix per la visione su uno solo device alla volta costava 7,99 euro al mese (Base), su due (Standard, con HD) 11,99 euro e su 4 (Premium, sempre con HD) invece 15,99 euro. Per quello che ve ne può importare, noi siamo soddisfattissimi del nostro abbonamento Base per le nostre varie Suburra, Stranger Things, The Crown, Suits, eccetera.

La nuova offerta di Sky si chiama Intrattenimento Plus ed unisce quindi Netflix a Sky TV e Sky Famiglia, previo possesso di Sky Q e presenza in casa di una connessione Wi-Fi. Chi è già abbonato a Sky TV e Sky Famiglia pagherà 9,99 euro in più, nel caso desideri anche Netflix. Chi non è abbonato e ad esempio ha Sky solo per lo sport, può sottoscrivere Intrattenimento Plus per 15,39 euro al mese.

Bisogna precisare che l’abbonamento Netflix associato all’ambaradan di Sky è quello standard, quello da 11,99 euro al mese, quindi chi è già dentro al mondo delle serie Sky (e quindi ha Sky Tv) o a quello dei documentari (Sky Famiglia) avrebbe un risparmio, se così si può dire, di 2 euro al mese. Mentre chi come noi sta benissimo con il Base quei 2 euro li pagherebbe invece in più.

Evitiamo di citare gli altri sottocasi e le altre offerte, visto che non siamo finanziati né da Sky né da Netflix, e andiamo sulla prima domanda che ci siamo fatti: ma chi è già abbonato a Netflix? Avrà due possibilità: tenersi il vecchio abbonamento e vedersi Netflix aprendo la relativa app su Sky Q, oppure potrà/dovrà associare le sue credenziali Netflix all’offerta di Sky.

Come al solito, su Indiscreto non manca il nostro giudizio non richiesto. Al di là del fatto che noi non si abbia Sky Q, ma il vecchio decoder Sky. Tutti siamo in grado di confrontare due prezzi, ma le questioni sono secondo noi due. E per il momento sono più dubbi che affermazioni. Il primo: non è che coordinando i due abbonamenti faremo diventare l’abbonamento a Netflix rigido come quello di Sky, complicatissimo da gestire e soprattutto disdire?

Il secondo: tanti abbonamentini separati (Dazn, Eurosport Player, Deezer, Amazon Prime, solo per citare i primi che ci vengono in mente fra quelli che abbiamo, mentre quello Rai ci viene estorto con la bolletta elettrica e in quello Espn cadiamo solo nel periodo della pallacanestro di college) sono una seccatura. Per essere competitivi con loro stessi presenti in un’altra piattaforma dovranno abbassare i prezzi?

Comunque la linea di Sky e del nuovo amministratore delegato Maximo Ibarra, letta fra le righe, è evidente: sempre più piattaforma che aggrega e vende contenuti di altri (quando non direttamente operatore telefonico e web), sempre meno ‘Televisione’ intesa come gruppo di canali con una identità editoriale. Nell’orticello sportivo questo significa eventi e partite, più che storytelling e programmi.

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