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Attualità

Siamo tutti Leonarduzzi

Stefano Olivari 18/07/2023

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Quanti di noi in pubblico, sul web e sul lavoro usano un linguaggio diverso da quello usato in privato? Il 100%. Ecco, il caso Leonarduzzi è tutto qui. Sfortunati il telecronista Rai e la sua seconda voce Mazzucchi ad avere usato il secondo tipo di linguaggio nel fuori onda che poi non era fuori onda, episodio subito denunciato non da un telespettatore indignato ma da uno che evidentemente li stava curando (avete mai scritto ad una emittente televisiva con la PEC?) e che costerà al dipendente un procedimento disciplinare che presumibilmente finirà a tarallucci e vino, ed al collaboratore la fine della collaborazione.

Della vicenda ci hanno colpito la quasi unanimità mediatica e la violenza verbale nei confronti dei due colpevoli, quando di solito per motivi di casta vengono difesi, o ignorati, giornalisti che hanno fatto porcate immonde sapendo di essere in onda o avendo il tempo per meditare su ciò che stavano scrivendo. Sessismo, body shaming, razzismo, eccetera: insieme al negazionismo climatico oggi le accuse più infamanti, secondo la morale pubblica bipartisan. E quelli di destra, per lo meno della destra di potere, sono anche peggio degli altri: come per la NATO e l’Unione Europea hanno l’entusiasmo dei neofiti e dei convertiti, unito a una ricerca un po’ infantile di adeguatezza e di approvazione.

Come al solito tardiamo nel venire al punto, che è il seguente. Tutti siamo persone diverse a seconda dell’interlocutore e soprattutto della situazione, anche senza tirare in ballo la sindrome di Zelig. Le cose che diciamo nello spogliatoio del calcetto per ridere, roba che le battute di Leonarduzzi al confronto sono dolce stil novo, non le ripeteremmo sul web, nemmeno per ridere, e non perché siamo finti ma perché chi ascolta non ci conosce e non sa decodificare una battuta, distinguendola dal pensiero reale. A volte scriviamo e diciamo, o anche scrivete e dite, cose peggiori di quelle del fuori onda di Leonarduzzi, siamo/siete solo un po’ più furbi.

stefano@indiscreto.net

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