Sharapova o Williams?

26 Aprile 2017 di Indiscreto

Maria Sharapova torna in campo oggi a Stoccarda (18 e 30, diretta su Supertennis) contro Roberta Vinci, dopo 15 mesi di squalifica per il caso Meldonium. Un rientro attesissimo da un tennis femminile in clamorosa crisi di immagine, che ha perso per maternità e forse per sempre la sua campionessa più grande, Serena Williams, e in ancora più clamorosa crisi tecnica: ci sono almeno 20 giocatrici che potrebbero vincere il prossimo Roland Garros senza destare sorpresa, da tanto che i valori sono livellati e non certo verso l’alto. Una situazione che non nasce oggi, ma dal ritiro delle varie Henin, Clijsters, Mauresmo, Hingis (oggi solo doppista), che ha aperto la strada degli Slam a giocatrici che nella loro era arrivavano al massimo ai quarti di finale (discorso che vale anche per le italiane). Il nostro ‘Di qua o di là’ non è però tecnico, fra Serena e la Sharapova tranne che agli inizi della carriera di Maria non c’è mai stata partita e il palmares parla da solo (23 titoli Slam per l’americana contro 5 per la russa, che comunque sono tanti) e nemmeno di immagine, perché in questo campo la Sharapova surclassa anche tenniste esteticamente migliori di lei (e comunque Serena, abilissima nell’uso dei social network, si difende), ma riguarda il tennis e lo sport femminile in generale: perché guardare la versione femminile cose che gli uomini fanno meglio, a velocità, potenza e intensità superiori? In altre parole, lo sport femminile può avere senso soltanto basandosi sui personaggi e sul divismo oppure è guardabile per pur interesse sportivo? Gli organizzatori di mezzo mondo, con le wild card offerte alla Sharapova, hanno già risposto, ma noi siamo solo spettatori. La nostra ha la pretesa di essere una domanda intelligente, anche se l’abbiamo mal posta e forse non è nemmeno intelligente. Sharapova o Williams?

Share this article