Turborovescio

Se la Schiavone

Stefano Olivari 18/09/2007

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GRAZIE LO STESSO – Alla fine dobbiamo comunque dire grazie alle ragazze del tennis, in finale per il secondo anno consecutivo, questa volta perdenti perché semplicemente più deboli. L’exploit lo avevano fatto in semifinale con la Francia, in Russia di più non si poteva chiedere e le occasioni perse della Schiavone aprono spiragli sui rimpianti di un miracolo possibile, ben sapendo che comunque non avremmo vinto il quarto singolare (la Pennetta attuale non avrebbe fatto molto meglio della Santangelo) e che il doppio russo era comunque favorito. Detto questo, bene ha fatto questa volta il presidente federale Binaghi a proporre un premio per le azzurre, come se avessimo vinto. Anche solo per il fatto che le nostre tenniste ci hanno evitato, perdendo, il solito proclama contro i giornalisti catastrofisti.
CON I SE – Si scrive da tempo (e abbiamo scritto anche noi) che Francesca Schiavone avrebbe tutte le qualità per stare stabilmente nelle prime dieci del mondo. La Fed Cup ci darebbe ragione, considerando anche i successi della passata stagione e quelli contro la Francia in semifinale. Poi però si ricade sul solito discorso: se avesse un po’ più di testa, se credesse di più in se stessa… Potremmo continuare, ma lei promette che la crisi di inizio stagione è davvero passata e che l’anno prossimo ne vedremo delle belle anche negli Slam. Ci crediamo, anche se restano in testa i due match point avuti contro la Kuznetsova: il primo sprecato con una risposta di rovescio forzata, il secondo vanificato da una prima di servizio esagerata e da una seconda troppo timida per non invogliare l’avversaria. In pratica: vorrei ma non posso proprio. Come si diceva? Se la Schiavone…
NUMERO UNO – Potito Starace è il nuovo numero uno italiano. Un giusto premio per un tennista di buone qualità che sa mettersi in gioco sempre e non secondo convenienza: partito ad inizio anno dal numero 83, ha guadagnato 55 posizioni nella prima stagione in cui gli infortuni lo hanno lasciato stare. “Sono davvero soddisfatto – ha detto – quattro o cinque mesi fa ho cominciato a credere che questo poteva essere l’anno buono. Ho raggiunto un bel traguardo ma non mi fermo”. Speriamo. Così come speriamo che l’ex numero uno Volandri capisca che il tennis di oggi non è solo terra rossa.
SU COSA PUNTIAMO? – Ultime dal mondo delle scommesse: il gestore Unibet ha già dato le quote per il prossimo anno. Federer primo anche nel 2008 vale una volta e mezzo la posta. A 4 si gioca Nadal numero 1, mentre se dovesse essere Djokovic il migliore la scommessa pagherebbe 6. Il serbo vale anche 2,10 se arriva prima di Nadal in classifica. Altro: Federer che vince uno Slam vale 2,80, due vale 3, tre è bancato 3,20, mentre il Grande Slam è in lavagna a 14. E zero? E’ offerto a 22, ovvero non ci crede nessuno. E voi?
MAMMA LINDSAY (SECONDA PARTE) – Già, forse non hanno più paura di lei. Ma intanto Lindsay Davenport è tornata al tennis vincendo. Come avevamo annunciato settimana scorsa l’ex numero uno mondiale ha riesordito a 31 anni dopo una gravidanza nel torneo di Bali. Risultato: vittoria finale sulla Hantuchova, attuale numero numero 11. “Chissà, la gravidanza mi ha dato nuova forza” ha detto lei. L’abbiamo pensionata troppo presto?

Marco Lombardo
marcopietro.lombardo@ilgiornale.it

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