Svegliarino
Sciovinismo senza limitismo
Stefano Olivari 19/06/2008
Un lettore della Settimana, Giampaolo, che ha seguito Italia-Francia su M6 (una delle tivù francesi, l’altra è TF1, che trasmette l’Europeo), ha trovato vergognoso il livello della telecronaca di Thierry Roland e Franck Leboeuf. Vergognoso a livello di sciovinismo, per come hanno attaccato l’arbitro per tutta la partita, ispirando i milioni di commenti ipernazionalistici in molti blog (per fortuna che in genere sono/siamo letti solo dall’autore) ma anche in buona parte la reazione di quella parte di pubblico dotata di un minimo di cervello. Ancora più pesante il giudizio sulle telecronache (”Monomaniacali”) da parte dello scrittore Francois Begaudeau, autore del romanzo da cui è stato tratto il film ‘Entre les murs’, Palma d’oro all’ ultimo festival di Cannes. Sul quotidiano Le Monde Begaudeau se la prende con le voci di M6: ”Sembrava di essere tornati agli anni Settanta. Fissazione aggressiva sull’arbitraggio, immaginario del tutto che cospira contro di noi, progressiva decomposizione della voce mano a mano che il peggio diventa certezza; e soprattutto, deroga totale alla vocazione elementare della funzione, quella di aiutare a vedere meglio il match. Lo sciovinismo è cieco, non vede che una parte del campo». Un must del giornalista italiano è fare l’anti-italiano, ma complessivamente i nostri telecronisti non esagerano in patriottismo (a parte qualche fallo invertito da Bagni). Semmai esagerano con i grandi club, che sono detestati da tutti gli italiani tranne che dai propri tifosi: se proprio vogliamo fare del marketing, ricordiamoci che ogni partita di Juve, Inter, Milan e Roma è guardata da un buon tre quarti di antipatizzanti. Per questo abbiamo trovato pretestuosi certi attacchi alla Rai, come se la scarsezza di molti suoi elementi fosse una novità del giugno 2008 o una moderata simpatia per l’Italia sia un crimine. Cosa avrebbe detto Carosio, il mitizzato Carosio, del ‘guardalinee etiope’ che ha annullato il gol di Toni con la Romania?