Boxe

Scardina con l’aria condizionata

Stefano Olivari 29/06/2019

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Ieri sera abbiamo seguito con grande entusiasmo il ritorno della boxe al Palalido, nella riunione che la famiglia Cherchi ha costruito intorno a Daniele Scardina, il supermedio di Rozzano che si sta tentando di trasformare in vedette, e all’Europeo dei leggeri tra l’italo-belga Francesco Patera e il nordirlandese Paul Hyland.

Personalmente ci è piaciuto anche l’incontro dei welter, per un titolo quasi innominabile (Global WBO), fra Dario Morello e lo scorbutico belga El Hamwy, e come noi la pensava il pubblico della boxe, ieri più di 2.000 persone, che apprezza i match equilibrati più dello show del campione di casa contro il journeyman bulgaro dal record tremendo, vero cult delle riunioni italiane (peraltro anche alla Milano Boxing Night ce n’era uno, Zankov).

Al di là della diciassettesima vittoria in carriera, con zero sconfitte, di Scardina contro il sardo Goddi (solo parlando di boxe ormai si possono usare espressioni come ‘Il sardo Goddi’), più faticosa del previsto e che in qualche modo ha dato ragione al suo ‘nemico’ Capuano, che alla vigilia con un’americanata in conferenza stampa lo aveva accusato di scappare, l’Europeo fra Patera e Hyland è stato di intensità eccezionale ed è stato risolto al senso round da Patera contro un avversario dalla grande scherma ma pessimo incassatore.

Della serata vissuta insieme a nostro zio, fanatico di Duilio Loi (con il quale incrociò anche i guantoni, da sparring partner), ci hanno colpito anche altre due cose, a margine ma nemmeno troppo. La prima è stata l’enorme numero di ragazze di splendido aspetto, non modelle o semi-veline dell’organizzazione, ma semplici spettatrici. Alla fine gli uomini che rischiano e si giocano la vita sul ring, metaforico ma in questo caso anche reale, piacciono più degli altri. La seconda cosa è un po’ da vecchi, ricordando come il Palalido morto nel 2010 fosse un forno anche in primavera: l’aria condizionata cambia ogni prospettiva, senza bisogno di ricordare le finali scudetto della pallacanestro al Taliercio. Un posto in cui l’atmosfera non è punitiva è un posto in cui si va più volentieri, anche se non c’è la migliore pallacanestro, boxe o pallavolo del mondo. Eppure il Palalido è di proprietà pubblica.

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