Sassi su Domenica Sprint

20 Marzo 2013 di Stefano Olivari

Il gol di Turone in Juventus-Roma 1981 era da annullare? Perché a noi ci piace l’attualità… Certo è che la recente discussione Rai sull’episodio non ha modificato convinzioni sedimentate negli anni (la nostra: era regolare, il libero della Roma si trovava dietro a Pruzzo nel momento in cui il bomber toccava di testa, ma la prospettiva non consente certezze assolute), con conclusioni opposte, però ha tirato fuori un po’ di veleni giornalistici e dato una picconata ai sostenitori dell’imparzialità della moviola. Durante Circo Massimo, la trasmissione di Radio Due a cui collaboriamo (ma con la discussione che ha fatto notizia noi purtroppo non c’entriamo, non facciamo scoop nemmeno con decenni di ritardo), Carlo Sassi ha raccontato a Massimo De Luca e Massimo Cervelli che la moviola Rai per analizzare l’episodio era in qualche modo stata aggiustata per dimostrare che il gol di Turone era regolare. Non la moviola della Domenica Sportiva, curata da Sassi stesso a caldo e che di fatto aveva dato ragione un po’ a tutti (ma propendendo per la bontà della decisione dell’arbitro), bensì quella di qualche anno dopo con il mitico Telebeam.  Strumento che era usato in varie trasmissioni, fra cui Domenica Sprint. Il non detto, che diciamo noi anche se la tesi di Sassi è chiara, è che con la moviola nelle situazioni dubbie si può dimostrare quello che si vuole e che nel caso ‘gol da annullare’ (ma in teoria vale anche per quello opposto) la redazione Rai ‘romanista’ abbia usato aggiustato le immagini per arrivare all’esito più gradito. Una vicenda che è esplosa all’improvviso per merito del web, perché l’83enne Sassi ha fatto questa rivelazione nella trasmissione di un mese fa e non era stata ripresa da alcun media tradizionale. Solo il tam tam della rete, ci grillizziamo, ha generato reazioni. Quella di Gianfranco De Laurentiis, storico conduttore di Domenica Sprint, è stata del genere ‘Io non c’entro niente, non me ne ero occupato’ con l’aggiunta di un meno conciliante ‘Sassi stia attento a quello che dice’. L’ex storico conduttore, insieme a Giorgio Martino, anche di Eurogol (memorabili le critiche alle squadre italiane perché non tiravano da lontano) ha spiegato che il Telebeam per analizzare l’episodio fu utilizzato nel 1986 e non da lui. Di sicuro la discussione ha il merito non di fare chiarezza sull’episodio ma di evidenziare come i giornalisti siano i primi a non credere ai giornalisti. A questo punto però i più giovani (facciamo finta che ci siano lettori di Indiscreto sotto i 40 anni) potrebbero chiedersi legittimamente non se quello di Turone fosse gol, ma che cosa fosse questo Telebeam. In pratica era un sistema che partendo dalle immagini televisive ricostruiva graficamente le azioni di gioco al computer, con posizioni dei calciatori, distanze, velocità dei tiri, eccetera. Prima trasmissione ad usarlo in Italia fu Domenica Sprint, alle 20 della domenica sera su RaiDue, ma ce lo ricordiamo anche a Italia ’90 e in vari altri contesti. E’ curioso che a distanza di quasi trenta anni, pur con l’aumento del numero delle telecamere e il miglioramento della loro qualità, non esistano replay in tempo quasi reale (almeno come il ‘falco’ del tennis) basati sullo stesso principio. La verità fa male?  Bisogna anche mettersi d’accordo sulle date, perché se il Telebeam ‘romano’ sull’episodio è del 1986, il colpevole non può essere De Laurentiis che ha condotto Domenica Sprint a partire dal 1987 (prima c’era un’alternanza: Bruno Pizzul, Ennio Vitanza e vari altri). Conclusione personale, basata solo sulla memoria: Sassi non è molto preciso nel ricordo, o non vuole esserlo, e il Telebeam in chiave pro-Roma non fu usato da De Laurentiis ma da altri (Giorgio Martino?). Conclusione bis: sarebbe bello (ma anche no) rivedere tutta la partita, che fu arbitrata da Paolo Bergamo. Esattamente il futuro designatore dell’era di Calciopoli. Però l’annullamento avvenne su segnalazione del guardalinee e prima dell’episodio incriminato fu espulso Furino per fallo su Maggiora. Non solo: il regolamento dell’epoca considerava in fuorigioco anche un giocatore in linea con il penultimo difendente e nel dubbio la raccomandazione era, al contrario di quanto avviene oggi, quella di premiare la difesa. Quindi alla fine ognuno può fare il Rashomon de’ noartri e scriversi la storia che preferisce.

http://www.youtube.com/watch?v=7M8pGSICc50

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