Cinema
Sapore di mare, che fine ha fatto Marina Suma
Stefano Olivari 17/02/2023
Tante volte abbiamo scritto di Sapore di mare, anche la scorsa estate, quindi perché non farlo per il quarantennale della sua uscita nei cinema italiani? Noi non lo vedemmo, la prima delle cento volte, proprio il 17 febbraio 1983, ma qualche giorno più tardi come primo film di una doppietta di quelle che una volta erano normali: il film dei Vanzina al Pasquirolo e Italian Boys al Mediolanum, se non ricordiamo male (nessuno ci può comunque smentire, entrambi i cinema sono defunti). Abbiamo già recensito Italian Boys? Forse sì, nel caso il folle film diretto da Umberto Smaila meriterà un secondo articolo.
Con il pretesto di Sapore di mare vorremmo di nuovo affrontare un tema che ci sta a cuore: Marina Suma. Perché a distanza di tanti anni non riusciamo ad accettare che la protagonista di una delle più emozionanti scene nella storia del cinema (quella in cui sotto la pioggia viene lasciata da Jerry Calà), oltre che di altri film di successo, non abbia avuto la carriera che avrebbe meritato. Colpa forse della scelta di abbandonare la commedia, dopo il bellissimo Un ragazzo e una ragazza, per ruoli drammatici in film anche interessanti (su tutti Caramelle da uno sconosciuto) ma destinati all’insuccesso.
Marina Suma, che adesso ha 64 anni, di fatto è quasi totalmente uscita dal cinema. Ha fatto un po’ di teatro ed ultimamente, lo ha raccontato lei in televisione, crea monili e li vende anche direttamente. L’abbiamo vista bene, nonostante alcuni recenti dolori nel privato, ma rimane il fatto che il cinema italiano faccia spesso scelte inspiegabili a livello di attori e attrici su cui puntare. O magari facilmente spiegabili: se una volta c’era il sofà del produttore o del regista, adesso (ma anche prima) si punta direttamente su mogli, fidanzate, figlie, amiche. Come se fosse una cosa più seria… Insomma, un piccolo mondo autoreferenziale la cui sopravvivenza ormai prescinde dal gradimento del pubblico.
stefano@indiscreto.net