Musica

Sanremo 2025, la seconda serata: Giorgia, Cristicchi, Lucio Corsi, Achille Lauro e Fedez

Stefano Olivari 11/02/2025

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Ecco lo spazio per scrivere su Indiscreto tutto ciò che ci viene in mente sul Festival di Sanremo 2025, senza gli schemi di un post la cui attualità svanisce dieci minuti dopo che lo si è scritto. La prima edizione del dopo Amadeus sarebbe dovuta essere una edizione asciutta, invece sarà più che mai all’insegna del gigantismo. A fianco di Carlo Conti si vedranno nel corso delle 5 serate ben 12 co-presentatori (Antonella Clerici e Gerry Scotti martedì, Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica mercoledì, Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa giovedì, Mahmood e Geppy Cucciari venerdì, Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan il sabato), per motivi ben chiari: agenti che pressano, dirigenti e politici che raccomandano, diversi tipi di pubblico da intercettare oltre a a noi tossici di Sanremo a prescindere. Tossici di ciò che Sanremo rappresenta, l’Italia pop e cialtrona, non certo della musica che si ascolta. Non è come il calcio dove non è che ogni sera puoi riguardarti Italia-Brasile 1982 (anche se noi personalmente lo faremmo), la musica è eterna e preferiremo sempre il milionesimo ascolto dei Pink Floyd al secondo di Fedez. 29 i cantanti in gara, e sarebbero stati 30 senza il ritiro di Emis Killa per la vicenda ultras, più altri 29 nella serata delle cover, più 4 Nuove Proposte, più una decina di ospiti musicali (unici stranieri i Duran Duran, Noa e Mira Awad), qualche comico e un numero incalcolabile di attori di orrende fiction RAI in promozione. Nemmeno parliamo del PrimaFestival, del DopoFestival, di tutte le trasmissioni RAI occupate militarmente da Sanremo e di quelle Mediaset che come al solito non fanno controprogrammazione, secondo le tradizioni della concorrenza all’italiana. Tanto è già stato scritto sul Festival 2025 e tanto scriveremo, da oggi a sabato, aggiornando questo post quando avremo l’ispirazione per farlo, tenendo in alto l’ultimo giorno.

Mercoledì

11.02 – Prima serata da 12.218.000 spettatori con il 65% di share. Molto meglio della prima dell’Amadeus 2024, ma con il doping della total audience (cioè aggiungendo chi guarda in diretta su smartphone o tablet). Al netto dei confronti, che faremo, nel 2025 avere 65 telespettatori su 100 che guardano la stessa cosa è una cosa pazzesca.

11.09 – Stasera metà dei cantanti in gara, votati da televoto e giuria delle radio. Le quattro Nuove proposte vitate anche dai giornalisti, alla finale di domani ne andranno due: è evidente che Conti, come il 99,9% dei telespettatori, le considera una tassa da pagare alle case discografiche, una tassa di cui liberarsi al più presto.

11.20Le 5 prime serate di Amadeus, senza total audience: 10.058.000 spettatori (52,2% di share), 8.363.000 (46,6%), 10.911.000 (54,7%), 10.757.000 (62,4%) e 10.561.000 (65,1%). In estrema sintesi: il giornalista di destra ipotizzerà che nessuno nel 2024 abbia guardato il Festival sul tablet o sul pc, quello di sinistra che l’anno scorso abbiano tradito la televisione tradizionale quasi 1.700.000 persone, cioè il 14%.

14.00Rocco Hunt con Mille vote ancora il primo dei 15 cantanti in gara stasera, dopo i giovani e l’ospitata di Damiano David con omaggio a Dalla che prevediamo cringe.

14.13 – Di culto un messaggio non falso ma generico del Papa trasformato in messaggio al Festival…

14.22 – Seconda a scendere in campo stasera Elodie, forse ancora in versione vestita, con Dimenticarsi alle 7.

14.55 Terzo a cantare oggi Lucio Corsi con la sua Volevo essere un duro, finora la nostra preferita (asterisco: qualcosa di già sentito, ai confini di Suno)

15.00 – Giudizio da Indiscreto sui tre co-presentatori di stasera, prima ancora di averli visti all’opera. Frassica bravissimo, uno dei pochi che in televisione faccia ridere volontariamente, ma con il ritmo serrato di Conti è fuori contesto. Malgioglio simpatico, ma inflazionato da mille canali e programmi: avrebbe senso in caso di una minima interazione con i cantanti dopo l’esibizione. Bianca Balti un bello spirito, parlare di cancro senza essere emotivamente ricattatori è difficile ma lei ce la può fare.

17.00 – Quarti in ordine di uscita The Kolors, un po’ fuori stagione (Mykonos, eccetera) ma con un loro perché.

17.15 – Tasse da pagare stasera: Alessandro Gervasi, il bambino che fa Peppino Di Capri da piccolo nella fiction appunto su Peppino di Capri, gli onnipresenti Edoardo Leo e Pilar Fogliati in quota film romani, Carolina Kostner a fare scena muta o quasi, Vittoria Puccini e altri per quello che una volta avremmo definito sceneggiato RAI.

17.20 – Quinta Serena Brancale, che il 90% di noi teste di pop ha scambiato per Paola Barale, con Anema e core.

17.24 – In quota gossip, ma anche piagnisteo del genere ‘Devo curare la mia salute mentale’, il sesto, cioè Fedez con Battiti. Detto che fra Fedez, Pacciani e Michele Misseri getteremmo dalla torre Fedez, la canzone ha un senso e lui con la pupilla dilatata, qualsiasi cosa voglia dire, canta meglio del solito.

17.40 – La settima del mercoledì è Francesca Michielin con la sua Fango in paradiso, adatta a lei e che ci arriva. Il nostro premio Suno

18.23 – Ottavo in ordine di uscita Simone Cristicchi con Quando sarai piccola. Al secondo e terzo ascolto confermiamo: commovente ma pallosa.

18.30 – Perché Marcella Bella dovrebbe essere spinta da Fratelli d’Italia? La sua carriera parla per lei. Purtroppo il suo presente è Pelle diamante, nona canzone di stasera fra i big. Qual è il pubblico di Pelle diamante?

18.32 – Peggio Fabrizio Corona o i giornalisti che copiano i suoi scoop facendo anche quelli con la puzza sotto il naso? Anche in questo Sanremo bisognerà fare i conti con lui… Nel suo Falsissimo, su YouTube, troviamo magnetico il suo modo di porsi.

18.37 – È possibile non avere un’opinione su Bresh e la sua La tana del granchio? Decimo del mercoledì, scivola via senza dare senzazioni di alcun tipo.

18.40 – Al netto del personaggio costruitissimo, quel finto maledetto che non sopportiamo mai, Achille Lauro ha portato una canzone notevole: un po’ imitazione di Tananai, con una spruzzata di Tommaso Paradiso. Incoscienti giovani undicesima di oggi.

18.45 – Vincitrice annunciata, Giorgia con la sua La cura per me porta la solita canzone media con sua over-interpretazione che fa dire al popolo ‘Che brava interprete’. Però il regolamento permette al sistema di premiarla, a meno che venga massacrata al televoto. Dodicesima di oggi.

18.50 – Il tredicesimo è Rkomi con Il ritmo delle cose. Siamo ripetitivi: qual è il pubblico di Rkomi?

18.52 – All’ufficio patriarcato si chiedono se Rose Villain portasse le mutande, ma noi abbiamo anche ascoltato lei e il suo autotune con attenzione. Fuorilegge è una elodiata che non farebbe più nemmeno Elodie, ma non disturba.

18.55 – Migliore testo, comunque uno dei pochi con una visione non ombelicale del mondo, quello di Willie Peyote, quindicesimo e ultimo big di oggi. La sua Grazie ma no grazie è però una canzoncina. Speriamo di essere stati utili a chi seguirà la Champions League…

1.07 – Delle canzoni dei big abbiamo già detto tutto, semmai è interessante come i ripetuti ascolti cambino le percezioni. Continuiamo a ritenere da supercorsa Lucio Corsi, mutatis mutandis fra Bowie e Camerini, e il furbissimo Achille Lauro, mentre ci piace sempre di più Francesca Michielin, finalmente fuori dal compitino, con dolore e anima. Giorgia, Elodie e Rose Villain con canzoni non memorabili ma digeribili, il sistema se vuole può portarle in alto e non si potrebbe gridare allo scandalo. Discorso che vale anche per Cristicchi: come si può andare contro la standing ovation dell’Ariston? Fedez dignitoso. Ci ha letteralmente esaltato l’esibizione  di Vale Lp e Lil Jolie, semifinaliste ed eliminate fra le Nuove Proposte: ne riparleremo domani. Co-conduttori più sciolti di ieri: Frassica in formissima, Malgioglio davvero contento di essere lì, Bianca Balti la pazza che ti travolge e cancella decenni di pipponi su disgrazie e malattie. Noiose le marchette promozionali, come è logico, ma addirittura terrificante quella del film di Genovese: roba da invocare Fast & Furious 22 o Godzilla contro Batman. Senza spiegazione la presenza di Big Mama al Suzuki Stage, già inspiegabile di suo (la Suzuki se paga non può sponsorizzare qualcosa dentro il teatro?), con tanto di ballerine grasse (perché non schierare in Champions League attaccanti con la pancia o più bassi di 1.60?). Damiano David in modalità popstar internazionale si riduce a un modesto omaggio a Dalla e in una sua canzone che sembrerebbe banale anche all’Eurofestival. Televoto e radio come loro primi 5 scelgono Giorgia, Cristicchi, Fedez, Achille Lauro e Lucio Corsi. Unica differenza con il voto dei giornalisti Fedez al posto di Brunori Sas. Unico vincitore sicuro Gabry Ponte, con il suo stacchetto martellante in chiave SIAE.

Martedì

12.14 – Commovente lettera di Pippo Baudo pubblicata sulla Stampa. Il Festival come lo conosciamo oggi lo ha inventato lui, che fra l’altro aveva (ha) la competenza per entrare nel merito delle canzoni e farle modificare in chiave più pop.

13.22 – Questo l’ordine in cui stasera/stanotte si esibiranno i cantanti: Gaia, Francesco Gabbani, Rkomi, Noemi, Irama, Coma_Cose, Simone Cristicchi, Marcella Bella, Achille Lauro, Giorgia, Willie Peyote, Rose Villain, Olly, Elodie, Shablo ft. Gué, Joshua e Tormento, Massimo Ranieri, Tony Effe, Serena Brancale, Brunori Sas, Modà, Clara, Lucio Corsi, Fedez, Bresh, Sarah Toscano, Joan Thiele, Rocco Hunt, Francesca Michielin, The Kolors. Commento: oggi conta poco, visto che votano soltanto i giornalisti e si presume che seguano con la stessa attenzione il primo e il ventinovesimo (che rischia di essere in zona 1:30). Con il televoto altra storia, storicamente chie esce subito o quasi alla fine è penalizzato. Lo dimostrano anche tanti sorteggi blatter-infantiniani.

13.35 – Bove unico ospite calcistico del 2025. E del resto il calcio è l’unica forma di resistenza a Sanremo.

13.42 – Conosciamo persone, vista la nostra e la loro età, a cui importa soltanto di sapere a quale ora di preciso si esibiranno giovedì sera i Duran Duran.

14.27 – Quote prima della prima serata (ma attenzione, da almeno due settimane le canzoni sono già state ascoltate ufficiosamente da tutti, giornalisti compresi), le prendiamo da Bet365 ma altrove sono simili. Favoriti Giorgia e Olly, entrambi a 4.33, terzo Achille Lauro a 4.75, quarto Cristicchi a 8.00, quinti Fedez e Irama a 11.00, settima Elodie a 15.00, ottavi Brunori Sas e Noemi a 17.00, decimo Rocco Hunt a 19.00.

14.34 – Superospite musicale di oggi Jovanotti, che inevitabilmente oscurerà i 29 in gara anche perché fra una cosa e l’altra con il suo medley e almeno una canzone del nuovo album potrebbe prendersi minimo venti minuti. Di Baudo, oltre che la valletta bionda e la valletta mora, manca il rispetto per chi va in gara a farsi prendere a pomodorate mentre alcuni colleghi fanno passerella senza rischiare.

15.12 – Sempre in tema di super-ospiti, stesso discorso giovedì per Edoardo Bennato, oltretutto in promozione del documentario RAI su di lui che vedremo mercoledì 19. Da notare che Bennato, quasi 79 anni, a Sanremo come concorrente non c’è mai stato. E del resto la sua ironia c’entra pochissimo con il contesto trash. Come mandare una squadra forte di Serie A a esibirsi in Serie B, solo per prendere applausi e senza che il risultato conti.

15.51 – Da notare bene, per le scommesse e per il nostro bar, che quando il gioco si farà duro giornalisti e e radio, messi insieme (insomma, il Sistema), conteranno per due terzi e quindi un cantante troppo da televoto, troppo da Amici insomma (ma con il televoto puro vinse anche Vecchioni…), ha poche chance di entrare fra i primi 5 e nessuna di vincere.

19.28 – Il dilemma di Tamberi: mi si nota di più se annuncio che smetto o che non smetto?

19.34 – Godiamoci questa serata, al di là degli intermezzi di Champions quando promuovono la Regione Liguria, perché sarà (o dovrebbe essere) l’unica delle cinque senza comici e/o attori in promozione.

19.43 – Per i pochi che non conoscono questa parodia russa di culto

19.51 – Hanno detto a Elodie che stasera votano i giornalisti.

21.31 – Primissime impressioni, pronti a pentirci e a cambiarle scopiazzando dai competenti. Gaia ci riprova con la dance estiva ma non fa centro, si guarda però volentieri. Gabbani sanremese in senso alto con la sua Viva la vita, almeno non si parla di coppie in crisi. Rkomi finito, per noi mai iniziato. Noemi con un  pezzo medio, brava ma preoccupata di cantare à la Noemi. Irama con lo standing per le medaglie, lui o il suo autotune. Coma_Cose trascinanti, fuori dallo schema ‘Al Bano e Romina finti alternativi milanesi ecogreen?’.

21.37 – Conti molto trattenuto, Gerry Scotti ha lo stesso trasporto di un impiegato del catasto, la Clerici più calda ed entusiasta.

22.11 – Cristicchi pallosissimo, la milionesima canzone sulla mamma è toccata in sorte a lui ma la musica non c’è. Marcella in grandissima forma, ma pezzo dance pop che non rimane. Achille Lauro convinto di essere a Tale e quale, fa l’imitazione di Tananai con una canzone validissima: tutta la RAI si augura il dissing con Fedez, ma lui sembra abbastanza calcolatore per finire in una trappola simile. Giorgia credibile, se il sistema la volesse premiare, con un pezzo lontano dal capolavoro ma che però affidato a lei è almeno da Conference League. Dopo 10 esibizioni possiamo dire che nel complesso le scelte sono dignitose.

23.14Willie Peyote testo interessante, come già si sapeva, ma chiave dance-ironica senza troppa convinzione. Tanti ci provano, pochi (Lo Stato Sociale, Dargen D’Amico) ci riescono. Rose Villain fasciata e strizzata poche ore dopo esseresi lamentata perché la sua immagine è troppo sessualizzata: messa così ascoltare la canzone è stato difficile, ci è parsa sufficiente senza spaccare.

23.29 – “Il bolsometro si è impennato”. Questo il testo del messaggio ricevuto da Paolo Morati dopo l’esibizione di Jovanotti, riferendosi alla prossima rubrica di Indiscreto che premierà la bolsaggine, che non è sinonimo di vecchiaia, anzi (Al Bano è il meno bolso del mondo). Ecco, per un cantante non c’è niente di più bolso che presentare un disco nuovo quando non ha più niente da dire. Con lui sul palco a un certo punto anche Tamberi, prima utilizzato per un recital imbarazzante e poi protagonista annunciando la sua intenzione di gareggiare alle Olimpiadi di Los Angeles 2028: anche in questo continuo replicare sé stesso c’è una buona dose di bolsezza.

23.42 – Deludente Olly, cioè uno dei favoriti, a metà strada fra il suo stile e il sanremese. Centrata invece Elodie, e anche abbastanza coperta, con buona interpretazione di una cattiva canzone. Molto bene Shablo, Gué, Tormento e Joshua, con un pezzo così immediato che ci sembra di averlo già sentito, anche se potremmo dirlo del 100% dell’hip hip. Drammatico e trasfigurato Massimo Ranieri, con una canzone pereò tremenda. Una boccata d’aria con Raf che canta Self Control e poi un Tony Effe versione cantastorie, bravo ma non emoziona.

00.28 – Serena Brancale non ci arriva, con il dialetto ancora meno…… Brunori Sas dopo tante cose interessanti torna a fare l’imitatore di De Gregori ma con giacca di scena anni Cinquanta. I Modà hanno Kekko con una brutta cera, per le note vicende, ma sembrano in palla: manca però la canzone, che dei Modà ha giusto lo schema.

00.30Clara. Con lei in scena il resto sembra non esistere.

01.oo – È di Lucio Corsi la canzone più bella del Festival, cantautorale pop e personalissima, con un dolore che prende. Fedez meno peggio del previsto, la di là della lettura di ogni sillaba in chiave anti-Ferragni: ha un aspetto che fa paura, ma tiene bene la scena e ha qualcosa dentro (non la voce). Sarah Toscano è un misto di cose già viste a livello più alto, soprattuto Annalisa, ma può crescere. Joan Thiele ha uno stile e anche una canzone. Rocco Hunt a 30 anni schiaccia il tasto della nostalgia ma lo fa abbstanza bene. Sanremese e grintosa Francesca Michielin, può andare lontano. The Kolors timbrano il cartellino, per loro è sempre estate.

1.02 – Nostra sintesi: molte canzoni di livello medio-alto, più del solito, non abbiamo la minima idea di chi possa vincere e quindi le quote sono sbagliate. Come gusto personale siamo per Lucio Corsi, ma ci piacciono allo stesso livello anche Gabbani, Coma_Cose, Achille Lauro, Shablo, Clara e la Michielin. Inutile dire che a forza di stacchetti nella testa ci resterà soltanto Gabry Ponte. Un Festival che ci sta piacendo, Conti conduce con ritmo e senza insultare l’intelligenza degli spettatori.

1.15 – Primi cinque, non nell’ordine, votati dai giornalisti: Brunori Sas, Giorgia, Lucio Corsi, Simone Cristicchi e Achille Lauro. D’accordo su Corsi e Lauro. Buonanotte.

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