Sanremo 2021, la voce di Madame e dell’Auto-Tune

5 Marzo 2021 di Paolo Morati

Abbiamo sentito qua e là giudizi lusinghieri su Madame e la sua voce. E non parliamo della canzone che la giovane cantante ha in gara a Sanremo 2021, intitolata appunto Voce, ma proprio delle sue capacità vocali. Ci chiediamo quindi perché in occasione del Festival della Canzone Italiana così come nelle altre sue produzioni queste sue qualità siano camuffate da quell’Auto-Tune che oggi sembra essere una caratteristica imprescindibile per farsi ascoltare dai ragazzi.

Il nostro sospetto, generale e non del solo caso di Madame, è infatti che le orecchie da playlist siano oggi talmente abituate a sentire le voci elaborate da aspettarsi solo e comunque quel tipo di suono, per noi fastidioso ma per loro evidentemente prodigioso, forse piuttosto normale (chissà, magari tra 100 anni si parlerà con l’Auto-Tune incorporato per dare sfumature a certe situazioni…). Non nascondiamo che avendolo percepito immediatamente appena partita Voce, anche se in ogni caso meno calcato rispetto ad altre situazioni, abbiamo fatto fatica a concentrarci sul resto.

Detto questo, Voce appare in realtà un brano gradevole (alla fine abbiamo superato l’irritazione iniziale impegnandoci nell’ascolto, più volte) che cresce alla distanza, con un buon refrain, allineato certo alle pagine delle odierne ricette, con vocali allungate e tristezza diffusa. Uno stile anni luce da quello di Orietta Berti, che all’Ariston ha dato una lezione straordinaria di canto pieno e senza sbavature, a tutti gli altri protagonisti. Da capire, alla lunga, quale dei due (uno più moderno l’altro più classico) sia non solo migliore ma anche destinato a durare e per quanto ancora. Noi intanto promettiamo di impegnarci di più per approfondire il nuovo che avanza.

Share this article