Sanremo 2016, venti nomi veri con Elio favorito

14 Dicembre 2015 di Paolo Morati

Carlo Conti

Dopo il grande successo dello scorso anno Carlo Conti ci riprova con il suo Sanremo, presentando un cast di cantanti in gara per il 2016 piuttosto eterogeneo. Che conferma anche l’ormai (pare) inevitabile ruolo dei talent quali fonte di nomi nuovi per il mondo discografico. È da questo punto ormai fermo che vogliamo partire con le nostre considerazioni che esulano poi da quello che a febbraio (dal 9 al 13 la manifestazione) sarà il giudizio sulle canzoni, notando le presenze di Annalisa, Alessio Bernabei (separatosi dai Dear Jack), Lorenzo Fragola, i Dear Jack (con il nuovo cantante Leiner Riflessi), Deborah Iurato (in coppia con Giovanni Caccamo, vincitore delle nuove proposte dello scorso anno), Francesca Michielin, Noemi e Valerio Scanu (ritornato alla grande proprio grazie a Tale e quale di Carlo Conti). Tutti nomi che sono usciti da programmi televisivi, da Amici a X-Factor: alcuni già affermatisi da anni, altri ancora in cerca di una collocazione definitiva. E tutti che, in ogni caso, considerano probabilmente il palco dell’Ariston come un’occasione di promozione ancora forte e che dall’organizzazione possono essere visti come un traino per aggiungere i più giovani alla schiera degli affezionati del Festival e quindi al pubblico tipico di Raiuno.

Per tenere alta l’attenzione a Sanremo 2016 parteciperanno anche tre esponenti affermati del mondo rap con le dovute declinazioni e storie (Neffa, Clementino e Rocco Hunt), con alcuni ritorni femminili, Dolcenera e Irene Fornaciari, oltre ad Arisa che al Festival ci è sostanzialmente nata e lo ha già stravinto in passato su più piani. Tre i nomi che si possono invece definire storici del panorama musicale italiano – Patty Pravo, Enrico Ruggeri (qui le nostre considerazioni sul suo ultimo album Pezzi di vita) e gli Stadio – e tre infine quelli che più ci incuriosiscono.

Il primo è quello degli Zero Assoluto, semplici semplici nella loro proposta pop che ormai da una quindicina di anni si mantiene sulla rotta giusta. Il secondo, quello dei Bluvertigo, Morgan compreso, che sono stati una delle band più interessanti e ascoltabili del panorama italiano tra divisioni e reunion (alla fine sono solo tre gli album finora prodotti) per la capacità di reinventare il passato in chiave moderna, e il terzo infine quello di Elio e le Storie Tese che tornano a tre anni di distanza dalla Canzone mononota e soprattutto a venti da La terra dei cachi, considerata vincitrice morale di quell’edizione del Festival. Ecco, in attesa di scoprire che cosa tireranno fuori dal cilindro questi ultimi (il titolo, Vincere l’odio, è già sufficientemente gustoso), pensiamo che possano essere tra i favoriti se non i favoriti. Considerata, e qui chiudiamo il cerchio con quanto detto in apertura, anche la popolarità di Stefano Belisari/Elio tra il pubblico dei talent in veste di coach. Ultima nota: il vincitore potrà partecipare allo Eurovision Song Contest quest’anno in programma a Stoccolma dal 10 al 14 maggio. Dovesse rinunciare, sceglierà la RAI.

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