Anni Ottanta
Renée Simonsen
Indiscreto 12/05/2025

Tante donne da noi adorate sono ormai sui 60 anni: cosa vorrà dire? Oggi i 60 li compie Renée Simonsen, persona dalla vita davvero molto interessante al di là delle copertine da top model, di film che rivedremmo ogni sera come Sotto il vestito niente e Via Montenapoleone, di amori mediatizzati come quello con John Taylor quando era John Taylor (tutte le nostre coetanee amavano John Taylor, altro che Simon). La meravigliosa danese si è di fatto ritirata dalle scene a 23 anni, nel 1988, all’apice del successo, rifiutando un ruolo da Bond girl e lasciando anche il mondo della moda, oltre che il bassista dei Duran Duran, per andare a vivere in un kibbutz.
Dopo qualche anno in Israele sarebbe tornata in Danimarca per fare praticamente di tutto, con un notevolissimo successo di pubblico come giornalista e come scrittrice. Ma chiaramente per noi Renée Simonsen è quella degli anni Ottanta, quella della Milano di Terry Broome che i Vanzina hanno raccontato bene, oltre che la protagonista di una delle storie più emozionanti fra le tante raccontate da Franco Rossi, che la conobbe ventenne a una festa di fine stagione data dal presidente del Perugia Spartaco Ghini, dove lei era una specie di madrina e Franco era presente in veste di re del calciomercato (lo era davvero, anche se ovviamente i più giovani lo conoscono soltanto per le sue performance televisive), omaggiato da dirigenti e calciatori dei quali, a livello di media Serie A e serie B, poteva decidere le carriere.
Era un Perugia di buon livello, che aveva appena sfiorato la promozione in Serie A: la squadra allenata da Agroppi, dove erano tornati a giocare Novellino e Nappi, e che in porta aveva Pazzagli, era appena arrivata quarta con una sola sconfitta, mancando la promozione per un solo punto. Secondo Franco fra lui e Renée Simonsen nacque una bella sintonia e sinceramente non ci importa che fosse vero: il solo pensiero che Renée Simonsen per 5 minuti della sua vita abbia discusso dell’importanza di Clodoaldo ci fa impazzire. Magari Franco fece qualche battuta su Allan Simonsen in un ipotetico Perugia in Serie A, così per rompere il ghiaccio. Senz’altro reale è che nell’incredibile Italia degli anni Ottanta uno dei volti più famosi del mondo trovasse interessante, al di là del fatto che la pagassero (ma l’avrebbero pagata ovunque), presenziare alla festa di una squadra di Serie B.
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