Referendum 12 giugno, 3 SÌ e 2 NO

8 Giugno 2022 di Stefano Olivari

Chi ha proposto i referendum di domenica prossima, 12 giugno 2022? Perché a prescindere da come uno la pensi sulla giustizia, solo menti malate possono pensare che le persone normali, quelle stizzite per il campionato che inizia prima di Ferragosto, possano esprimersi su quesiti così tecnici. Scusate, e la famosa mediazione parlamentare? Allora cambiate la legge e fateci votare non soltanto in chiave abrogativa, ma anche su questioni di principio comprensibili a tutti. Vuoi la pena di morte? Vuoi uscire dall’Euro? Vuoi l’Italia candidata alle Olimpiadi del 2036? Ma chi ha proposto il referendum, dunque? Lega e Radicali. Passi per i Radicali, visto che quasi tutte le domande possono essere lette in chiave ipergarantista, ma la Lega? Boh. Va detto che in molti partiti si vorrebbe mandare un segnale ai magistrati, quindi si è visto con favore che la faccia su un probabile fallimento sia quella di altri. Su tutto c’è il fatto che vediamo impossibile il raggiungimento del quorum, cioè del 50% più 1 del corpo elettorale, ma fingiamo che sia possibile.

Quesito 1. Perché mai si dovrebbe abolire la Legge Severino? Quella, in sintesi, che impedisce di avere cariche politiche ed elettive ai condannati per reati non colposi. Perché dovremmo volere delinquenti, anche antichi, come deputati o consiglieri regionali? Un grosso NO.

Quesito 2. Come possiamo, senza conoscere i casi specifici, dire se la reiterazione del reato è possibile e quindi giustifica la custodia cautelare? Cose da magistrati, non da bar. Rimarrebbero comunque fuori i reati violenti. Un NO da bar.

Quesito 3. Di fatto è l’unico che accenda i dibattiti televisivi, ma è quello che ci scalda meno. Viste da fuori, le carriere di pubblici ministeri e giudici dovrebbero avere percorsi diversi perché richiedono attitudini diverse. Un timido SÌ.

Quesito 4. Nemmeno un abbonato dal primo numero del Fatto Quotidiano ha idea di come vengano valutati i magistrati e di chi siano i membri laici dei consigli giudiziari, figuriamoci noi che leggiamo delle trattative per Di Maria e Lukaku. Ma perché bisognerebbe votare su una materia come questa? Di pelle un SÌ.

Quesito 5. Senz’altro comprensibile più degli altri, riguarda le firme che un magistrato dovrebbe procurarsi per candidarsi al CSM. È chiaro che abolendo l’obbligo si darebbe un colpo, certo non mortale, alle correnti politiche. SÌ.

Detto questo, è semplicemente demenziale far votare le persone su questi temi e soprattutto trarre conclusioni politiche dall’esito dei referendum o dal mancato raggiungimento del quorum. In generale a favore del sì sono ovviamente Lega e Radicali, ma anche Forza Italia e con vari distinguo Coraggio Italia, Italia Viva e Azione, cioè Toti, Renzi e Calenda. Totalmente per il no i 5 Stelle, mentre cambia a seconda della domanda la posizione di Fratelli d’Italia (NO all’1 e al 2, SÌ agli altri) e non esiste una vera posizione del PD, dove molti tifano per l’ipergarantismo ma tutti hanno paura di perdere la benevolenza della magistratura,

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