Questione di quaquaraquà

16 Novembre 2012 di Redazione

Anatra

Si sta parlando parecchio in queste ore dello scontro verbale a distanza tra Antonio Conte (allenatore della Juventus) e Antonio Cassano (giocatore dell’Inter) con al centro l’accusa reciproca di ‘quaquaraquà’. Ci fa piacere in tal senso analizzare il significato di tale parola diventata nota grazie a Leonardo Sciascia (di fatto deriva dal gergo siciliano) e al suo Il giorno della civetta.

In particolare viene pronunciata da Don Mariano al capitano Bellodi, definendo i quaquaraquà come quelli “che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre”. Ultimo livello di una categorizzazione che vede in testa gli uomini davanti a mezz’uomini, ominicchi e pigliainculo.

In sostanza i due protagonisti del calcio italiano si sono dati delle simil ‘anatre’ a vicenda anche se in realtà sul reale significato di quaquaraquà esistono diverse interpretazioni da parte degli studiosi della lingua italiana. C’è chi sostiene che vuol dire chiacchieroni (o addirittura delatori se si guarda ai contesti mafiosi, vedi vocabolario Treccani) e chi invece ritiene abbia semplicemente a che fare con persone inconcludenti e di poco valore.

Noi per non sembrare dei quaquaraquà ci fermiamo qui e lasciamo ai linguisti ulteriori dissertazioni…

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