Quello sfigato di Tom Brady

15 Aprile 2009 di Stefano Olivari

Una delle principali regole del giornalismo cialtrone, quello che con varie gradazioni di dignità pratichiamo un po’ tutti (il vero giornalista spiega quello che non sa, diceva un grande liberale, ma noi piccoli talebani l’abbiamo preso alla lettera), è che si può inventare qualsiasi cosa a patto che non faccia male a nessuno. Un buon esempio è una notizia appena battuta dalle agenzie, tradotta e ripresa dall’edizione americana di Vanity Fair che a sua volta l’ha copiata dal Metropolitan Post, riguardante Gisele Bundchen che oltre che del Gremio (l’unica cosa che sta in piedi, visto che è nata nello stato di Rio Grande do Sul) sarebbe una fan del vincente José Mourinho e non di quel noto sfigato di Tom Brady, da qualche mese suo marito. Fidandosi dello Special One avrebbe scommesso tramite il bookmaker Stanleybet (la marchettina non manca mai, ad abbellire il capolavoro) sulle partite dell’Inter arrivando a vincere 500mila dollari in pochi mesi. Insomma, Gisele che analizza le formazioni di Inter e Palermo è una palese invenzione che però domani troveremo su metà dei nostri giornali ripresa (di quarta mano, a questo punto, in stile ‘In Spagna scrivono che’) senza troppi scrupoli né rispetto per la logica. Con l’aggravante del fogliettone (traduzione dal giornalistese: il corsivetto pseudo-spiritoso che spesso ammorba la parte bassa delle pagine, con una bella penna che ricama sul nulla), che nei giorni privi di notizie è una certezza: in questo caso il prevedibile tenore dei pezzi potrebbe essere sintetizzato in ‘La nostra bella Inter è seguita anche dai Vip’, roba da Italia della Settimana Incom. Rapportate tutto alle sezioni ‘serie’ dei quotidiani e vedrete che lo schema non cambia: e andiamo con pezzi sui tacchi delle deputate o sulle barche del banchiere (o sulle banche del barchiere). Del resto se si scrivesse semplicemente quello che si vede, non diciamo neppure la verità o grandi retroscena, il manganello dei querelatori scatterebbe subito.

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