Quei due miliardi (612 milioni, 510 mila lire) per Paolo Rossi
30 Maggio 2014
di Stefano Olivari
Sul perché il presidente federale Abete abbia preso la decisione di abolire le comproprietà, in contrasto con il parere di molti club anche di serie A, ci sono pochi dubbi: dal punto di vista fiscale la comproprietà non era più sostenibile, visto che nella maggior parte dei casi (ora nella sola serie A 164, sugli oltre 300 totali, per un valore di 130 milioni di euro) serviva solo a mascherare compravendite ‘al 100%’ facendo così pagare meno tasse al club che cedeva il giocatore.
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