Quanto costano le sigarette

24 Novembre 2022 di Indiscreto

Quanto costa un pacchetto di sigarette? Domanda d’attualità visto dal 2023 l’accisa specifica, secondo la bozza della legge di Bilancio, dovrebbe aumentare da 23 a 36 euro per 1.000 sigarette. In sostanza ogni pacchetto dovrebbe costare circa 20 centesimi in più, con aumenti già previsti anche per gli anni successivi. È realistico pensare che nel 2026 un pacchetto di sigarette costi, soltanto per questa voce, 50 centesimi più di quanto costi oggi, senza contare gli aumenti di altro tipo per costi industriali, distribuzione, eccetera. In altre parole, pensiamo che le Marlboro Rosse che oggi costano più meno 5,50 euro fra un mese costeranno come minimo 6 ed entro il 2026 arriveranno a 7.

Quanti sono i fumatori in Italia? Guardando la televisione e vivendo una vita attraverso i media sembrerebbe zero. Invece secondo l’ISTAT, dati di fine 2021, gli italiani che fumano sono quasi 10 milioni, il 19% della popolazione oltre i 14 anni di età, il 22,9% tra le donne e il 15,3% delle donne. Non tutti i fumatori sono da due pacchetti al giorno, come nostro padre prima di smettere per non darci il cattivo esempio, ma calcolando un pacchetto a testa i 20 centesimi di accisa in più a gennaio genereranno 2 milioni di euro secchi per lo Stato ogni giorno, cioè 730 milioni all’anno. Va ricordato che già adesso imposte, accise e altri balzelli incidono sei prezzo finale per l’80%…

Tassare le sigarette, ed in sostanza i fumatori, in questo modo è giusto? No, se la sanità fosse privata ed ognuno si pagasse con i propri soldi le proprie cure. Sì, se come in Italia la sanità è gratuita e le malattie che uno si è andato a cercare le deve pagare la collettività: ogni anno nel nostro paese quasi 93.000 persone muoiono per patologie legate al tabacco (e di queste 43.000 sono tumori). Certo la logica degli aumenti non è quella di pagare medici e infermieri ma di far tornare i conti nel presente, ma in generale chi procura danni dovrebbe anche pagarli. In ogni caso in tutto il mondo la tendenza è quella di tassare i consumi, più dei redditi, rendendo nel contempo pericoloso (non fosse altro che per l’inflazione) tenere i soldi fermi.

stefano@indiscreto.net

 

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