Putin o Prigozhin?
26 Giugno 2023
di Stefano Olivari

Vladimir Putin o Evgenj Prigozhin? Un ‘Di qua o di là’ che sta infiammando i media del fu Occidente, con un giornalista collettivo disorientato: finché c’era da attaccare Putin e difendere il Beppe Grillo ucraino ci si arrivava, ma Prigozhin è davvero troppo anche nella logica del nemico del mio nemico che diventa amico. Un cortocircuito ad ogni livello, con tutti che danno del nazista a tutti ed il tocco di classe del nazista gay, che disorienta soltanto chi come noi vive fra Mandragora e Loftus-Cheek ma che in realtà è meno raro di quanto si creda, senza risalire a Ernst Rohm.
Non sapendo come stiano realmente le cose in Russia, non possiamo che essere spettatori di questo immenso Champions Pub in cui su tutti i canali qualunque esperto se avesse i poteri di Biden o anche soltanto della Fascina riporterebbe la pace in tutto il mondo in cinque minuti, ma purtroppo deve occuparsi dell’inutilità del MES e di Nicolato. Il senso del discorso va al di là dei fatti e si può sintetizzare in una domanda: siamo disposti ad accettare qualunque personaggio, anche Prigozhin o chi verrà dopo di lui (se nel 2023 ci fosse ancora il Festivalbar difficilmente arriverebbe vivo alla finale dell’Arena di Verona), pur di rovesciare Putin? Posto che poi rovesciare Putin sia un obbiettivo intelligente.
Il successo del recente post di Italo Muti ha certificato il respiro internazionale di Indiscreto, quindi in futuro proporremo molti più temi del genere visto che molti commenti sono stati più interessanti di quanto letto sul mainstream. Sappiamo di non sapere, Prigozhin potrebbe essere un sincero democratico (in linea di massima no) come una doppia invenzione di Putin (prima braccio violento, poi finto golpista), un alleato dell’Occidente, appassionato di Buffa Talks, come una minaccia nucleare una volta conquistato il potere, uno con un buon consenso popolare come un’invenzione della CIA: tutte cose che abbiamo letto su media primari negli ultimi giorni, non è che ce le abbia raccontate Budrieri (da giovane grande promessa del SIFAR) dopo aver stroncato l’ingaggio di Bisseck. Putin o Prigozhin? In altre parole: a noi cosa conviene?
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