logo

Svegliarino

Preparazione finalizzata

Stefano Olivari 20/03/2008

article-post

Ignoriamo di cosa abbiano parlato a Controcampo, ma probabilmente della crisi del Milan che contro la Sampdoria ha toccato il suo punto più basso come atteggiamento di squadra prima ancora che come risultati. Per quanto riguarda la scaletta Mediaset stiamo scherzando, ovviamente. Mentre sul Milan la vicenda è leggermente più seria. Pensando al valore tecnico dei titolari, a quanto possono ancora dare, a quanto si è vinto non certo nella preistoria, si può dire che chi parla di rivoluzione è fuori strada. Zambrotta potrebbe essere il solito pacco bronzettiano dalla Spagna ma è anche un campione del Mondo titolare, Marzoratti ha il fisico per giocare sia centrale che esterno di difesa a livelli da serie A, Shevchenko tornerebbe con grandi motivazioni ed un quadro clinico migliore rispetto ad Inzaghi, Borriello è arrivato a livelli da Nazionale. I pochi fenomeni realmente sul mercato e ancora in fase ascendente (Fabregas, Aguero) necessitano di iniezioni finanziarie notevoli, ma gli 85 miliardi di lire messi sul piatto dalla sera alla mattina per Rui Costa appartengono ad un altro calcio e ad un altro Berlusconi. Quello del 2008, che da presidente del Consiglio probabile dovrà fronteggiare varie emergenze economiche e da aspirante al Quirinale non potrà distribuire soldi in nero ai giocatori (Van Basten nel 2002 patteggiò una multa ed un condanna di 90 giorni per un’evasione di quarantuno miliardi di vecchie lire) come ai bei tempi nemmeno se lo volesse. Quindi la politica di Galliani sarà quella più ovvia: ingaggiare quei quattro o cinque giocatori medi che diano fiato da Champions a quelli veri e giocarsi bene la carta Gilardino, ormai separato in casa non solo per motivi calcistici. Stando al sottobosco del mercato gli obiettivi di qualità sono Frey e Mutu, ma l’ingaggio di Gilardino è oltre il tetto salariale viola di più del doppio, quindi oltre a scaricare su qualcuno il future su Dida bisognerà anche essere creativi per convincere Della Valle. Il calcio è come al solito solo uno dei tavoli su cui si gioca, ma comunque vada un Milan da scudetto si può costruire con due mosse. Per non sentire dire con la faccia seria, davanti a gente che finge di prenderti sul serio, che tutta la preparazione di un anno è stata finalizzata alle due partite con Urawa e Boca.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Lo schema del calciatore mercenario

    Dopo le emozioni olimpiche è sempre difficile rituffarsi nell’attualità calcistica, a meno di essere pagati per farlo (e su Indiscreto non lo siamo). Per dire: ieri sera ci siamo totalmente dimenticati di Chelsea-Villarreal di Supercoppa, su Amazon, e del ritorno alle telecronache di Sandro Piccinini… E ci siamo anche dimenticati di rinnovare DAZN con i […]

  • preview

    La carriera di Boban

    Chi al Milan metterà la faccia sulla cessione di Donnarumma entro il 30 giugno? Non è chiaro, in un momento in cui tutti (Boban, Maldini, Massara, Giampaolo) sono al livello di ‘Manca solo la firma’ e non tutti magari firmeranno. Perché Boban dovrebbe sputtanarsi una carriera di primo piano alla FIFA per fare il parafulmini […]

  • preview

    Il Triplete di Cristiano Ronaldo

    Il Cristiano Ronaldo che esulta per il Triplete scudetto-supercoppa italiana-Nations League credevamo fosse un fake, invece è davvero lui. Straordinario in semifinale con la Svizzera, come spesso gli capita è stato anonimo nella partita decisiva. Non può più giocare ogni tre giorni, la futura Champions della Juve passa dall’accettazione (sua) di questa realtà. Australia-Italia del […]

  • preview

    Miami più temibile di Riad

    Chissà se il grande calcio europeo riuscirà a portare stabilmente in America alcune sue partite ufficiali, di sicuro Infantino è diventato il primo nemico di Barcellona-Girona a Miami (ma stranamente non di Juventus-Milan di Supercoppa in Arabia Saudita, il prossimo gennaio) e non vuole creare precedenti pericolosi, con club che rinforzino troppo la loro visibilità […]

  • preview

    Tutti più sicuri con il security manager

    Anche la nuova puntata di Report sulla curva della Juventus si presta a poche interpretazioni: in uno stadio di proprietà, un gioiello esaltato in un articolo su due dai neo Gianduia Vettorello, la curva della prima squadra d’Italia di casa è in mano a vari gruppi mafiosi quasi del tutto estranei alla città di Torino, […]

  • preview

    Berlusconi per sentirsi vivo

    Ci si stringe il cuore nel vedere e sentire l’ultimo Berlusconi, purtroppo il tempo passa per tutti e le immagini da Fiuggi sono state impietose anche senza entrare nel macabro circuito del gossip ospedaliero. Per questo guardiamo con simpatia all’operazione che sta portando la Fininvest ad acquistare il Monza per circa 3 milioni di euro, […]

  • preview

    Il tarocco di De Laurentiis

    Difficile dar torto a De Laurentiis quando dice, con parole sue, che a Napoli il merchandising ufficiale è un’opinione. Non è un problema solo di Napoli, peraltro, ed alcuni club di quelli ben gestiti, pieni di Cfo e direttori marketing, hanno risolto la questione con il merchandising ufficioso, senza il logo dello sponsor tecnico. Speriamo […]

  • preview

    Il credito di Spalletti (più Higuain, Borriello, Baldini e serie B)

    Con l’ingaggio di Vrsaljko si può dire che Luciano Spalletti abbia disposizione due squadre, anzi quasi due squadre visto il limite a 20 nella lista per la Champions e 22 per il campionato: nessuna delle due è sulla carta da scudetto, ma quella teoricamente titolare se la può tranquillamente giocare per il secondo posto con […]

  • preview

    Under 19 da classe media (più Conte, Cristiano Ronaldo, Buffon e Lotito)

    Il grande Europeo dell’Under 19 azzurra ci impone per una volta di parlare di calcio giocato, cosa che non avrebbe in realtà senso in un’epoca in cui le partite le vedono tutti (così dicono, poi scopri che si basano su 30 secondi di servizio del Tg1 o sul tweet dell’amico del cugino) e tutti possono […]

  • preview

    La vittoria del calcio monoetnico (più Milan B, Malcom, DAZN, Paolo Rossi, Mauro)

    Il calcio multietnico è in crisi e quello monoetnico, Kean a parte, è quello del futuro? Una super-stupidaggine, che scriviamo apposta dopo la semifinale dell’Europeo Under 19 vinta dagli azzurri sulla Francia con del gran contropiede ma anche quattro giocatori iper-offensivi in campo (Zaniolo, Brignola, Kean e Capone) contemporaneamente. Una stupidaggine, però a risultato invertito […]