Phoenix batte Milwaukee e la maledizione di Jabbar

7 Luglio 2021 di Stefano Olivari

I Phoenix Suns hanno vinto 118-105 gara 1 delle NBA Finals contro i Milwaukee Bucks, con grandi prove di Chris Paul e Deandre Ayton, in una partita che con dolore ammettiamo di avere visto a colazione avanzando velocemente su time out e tiri liberi, perdendoci anche parte del finale. Non si riesce a stare dietro a tutto, nemmeno a ciò che interessa tantissimo: per consolarci ci diciamo che siamo cresciuti non vedendoli, i playoff NBA, ed esultando poi per una partita in differita di una settimana. Suns-Bucks, dicevamo…

Il cui incrocio più famoso della storia non è avvenuto sul campo ma al telefono. Era il 1969 e la prima scelta nel draft NBA sarebbe stata assegnata per sorteggio, con la sorte a scegliere proprio fra Suns e Bucks. Che nella stagione appena terminata erano stati le peggiori squadre di Western e Eastern Conference, in una NBA semiclandestina a 14 squadre. Il commissioner J. Walter Kennedy aveva il compito di sorteggiare ed iniziò con una sorta di pre-sorteggio, scrivendo Suns e Bucks su due foglietti di carta ed estraendo (tutto sulla fiducia) Suns. Che quindi avrebbero scelto loro testa o croce. I  Suns non ebbero dubbi, perché avevano creato un concorso ed i loro tifosi avevano scelto testa.

Tutti collegati al telefono. Kennedy lanciò in aria la moneta da mezzo dollaro ed uscì croce. Significava che i Bucks avrebbero potuto scegliere per primi, in un anno in cui il miglior giocatore uscito dal college si chiamava Lew Alcindor, non ancora trasformatosi in Kareem Abdul-Jabbar. Che due anni dopo avrebbe trascinato i Bucks al primo ed unico titolo della loro storia, insieme ovviamente ad Oscar Robertson, nella squadra allenata da Larry Costello, da giocatore l’ultimo statunitense di un certo livello a tirare a due mani, tipo noi al minibasket. E i Suns? Zero titoli, anche il Mourinho che verrà presentato domani dalla Roma sa che i titoli di Conference sono come il trofeo costruttori, ma due finali epiche in due ere geologiche diverse, Westphal e Barkley (due perdenti, direbbe chi ha assegnato a Luis Enrique un voto più basso che a Mancini). Adesso però si parte da 1-0, mentre con Celtics e Bulls l’inizio era stato da 0-2.

 

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