Pavone senza Pavones

28 Luglio 2009 di Stefano Olivari

Ne con lui né senza. Silvio Berlusconi non può vivere da proprietario del Milan, perchè pur avendo molti più soldi del Berlusconi straindebitato di venti anni fa (con buona pace degli improvvisati ragionieri da Buffon School) al massimo potrebbe eguagliare se stesso, ma nemmeno da ex proprietario: un eventuale bagno di folla da parte del suo successore, anche di provata fedeltà (Expo-Ligresti o l’improbabile sceicco scemo), gli risulterebbe insopportabile. E così, visto che i giornalisti non sono cambiati di molto, sfrutta l’onda lunga dell’effetto Avvocato: che era un grande esperto di vela, di arte, di finanza internazionale, di motori ed ovviamente di calcio (ma anche di fondi off-shore, come si è visto). Insomma, se chi è informato può tranquillamente dire idiozie figuramoci chi non è informato. La battuta da Transatlantico sul Milan degli Under 23 non è quindi parente di quella di qualche anno fa sui ‘giovani lombardi’ che avrebbero dovuto essere i Pavones rossoneri, ma della semplice ignoranza-sottovalutazione di una situazione che non conosce o che magari Galliani gli ha presentato in modo ambiguo (!). Da anni il Milan sta di fatto smantellando il settore giovanile, ad ogni livello: sia come qualità degli allenatori, spesso grandi ex senza grande preparazione specifica sui ragazzi, che come reclutamento nelle età intermedie, in particolare Giovanissimi-Allievi. Il campione può non uscire anche lavorando bene, quindi che non si siano prodotti altri Maldini non fa testo, ma qualunque operatore di mercato di serie C potrebbe raccontare che i diciannovenni rossoneri delle ultime stagioni non trovano grandi riscontri nel calcio professionistico medio-basso. Coscientemente si è deciso di trascurare un settore, quindi adesso se i giocatori bisogna comprarli tanto vale prenderli ventottenni piuttosto che comportarsi da farm team al Real Madrid o del Chelsea. Però la battuta fa discutere, anche noi boccaloni lo stiamo facendo, per qualche ora l’obbiettivo di far pensare a idiozie è raggiunto.

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