Anni Novanta
La novità di Patricia Millardet
Indiscreto 14/04/2020
Patricia Millardet è morta a soli 63 anni è non è offensivo dire che nel mondo lei sarà per sempre la giudice Silvia Conti, protagonista di tante stagioni della Piovra, anche dopo la morte del commissario Cattani-Michele Placido (finale della Piovra 4, nel 1989, che per lei fu la prima stagione delle cinque interpretate).
Da varie interviste si capiva un po’ soffriva questa identificazione, ma il 99% degli attori ammazzerebbe la madre pur di essere ricordato dal pubblico e quindi all’attrice francese, ormai italianizzata da anni, è andata in questo senso molto bene. Va inoltre detto che prima di Mani Pulite non erano poi così tanti i magistrati protagonisti in televisione, meno che mai i magistrati donna.
Merito della Millardet, insieme agli sceneggiatori Rulli e Petraglia, quello di avere dato vita ad un personaggio femminile così forte e con una vita propria, rimbalzante a seconda della vicende fra la Sicilia e Milano, con Tano Cariddi-Remo Girone come nemico con un volto, concessione degli sceneggiatori al pubblico di Rai 1 che poteva essere destabilizzato dalla vera novità della Piovra, quella di mostrare la corruzione di tanti apparati dello Stato ed i legami della mafia con banche, partiti e tante persone ufficialmente rispettabili. Cose che fin lì si erano viste solo al cinema, e raramente.
Tornando alla Millardet, archetipo della donna francese nell’immaginario italiano, la classe contro la buzziconeria (sintetizziamo), bisogna dire che non si ricordano altri suoi ruoli da protagonista al cinema o in televisione, ma per definire un’intera carriera potrebbe bastare anche soltanto la Piovra 4, che letteralmente fermò l’Italia (sempre con l’asterisco di essere un’Italia a sette canali) e che ha anche fermato l’immagine di questa donna per sempre.