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Paola o Chiara?

Stefano Olivari 26/02/2015

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Il vero intellettuale di Indiscreto ieri sera non poteva perdersi The Voice of Italy su RaiDue, con i quattro (anzi cinque, perché un voto è condiviso dai Facchinetti padre e figlio) coach-giudici che hanno formato le proprie squadre. Livello dei concorrenti inferiore a X Factor ma nettamente superiore al tremendo Forte Forte Forte verso cui è emigrata la Carrà. L’esibizione di maggiore impatto è stata quella di Chiara Iezzi, condannata per l’eternità ad essere ‘Chiara di Paola & Chiara’ (ma almeno lei è stata qualcuno), la cui identità ufficialmente non era conosciuta dai giudici: il meccanismo è infatti che inizino ad ascoltare le esibizioni dando le spalle ai cantanti, per non essere condizionati dall’immagine. Per la sua performance in Thinking Out Loud Chiara è stata apprezzata da J-Ax e dai Facchinetti, che si sono girati, mentre Pelù e Noemi hanno lasciato perdere. I più attenti ricorderanno cosa accadde l’anno scorso, quando nella stessa situazione in mezzo a un mare di sconosciuti cantò Alessandra Drusian, dei Jalisse: nessuno la scelse. A Chiara è andata meglio, in ogni caso onore alla quarantaduenne (domani il compleanno) diventata famosa con Amici come prima (Sanremo 1997, vittoria nelle Nuove Proposte) e famosissima con Vamos a bailar (estate 2000, vittoria al Festivalbar), anche se quelli veri la conoscevano già da molto prima, come corista di Max Pezzali (insieme a Paola, anche lì). Ci vuole in ogni caso un gran coraggio nel partecipare a una competizione come The Voice of Italy, sia pure da guest star, rischiando l’effetto compatimento soprattutto da parte degli addetti ai lavori. In realtà Chiara non è apparsa affatto da compatire: in formissima a dir poco, anzi (giudizio tecnico) meglio di vent’anni fa, ha superato la separazione artistica e umana dalla sorella, si è convertita (a metà) all’ebraismo e ha di fatto iniziato una carriera da attrice. Il nostro ‘Di qua o di là’ di oggi non nasconde chissà quale secondo fine: è cazzeggio purissimo, sia pure colto come è nella natura di Indiscreto, il cui lettore medio nella doccia fischietta Schönberg. Chi preferite come artista, donna, personaggio? Paola o Chiara?

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