Panatta-Hutka senza il super-tie break

17 Marzo 2022 di Stefano Olivari

Mai più maratone al quinto set, nemmeno al Roland Garros. Gli organizzatori del torneo francese hanno infatti annunciato che da questa edizione ci sarà il tie-break anche nel set di sicuro finale, che per le donne ovviamente è il terzo. Tutti e quattro gli Slam quindi avranno finalmente le stesse regole, con la precisazione che questo super tie-break non sarà ai 7 punti ma ai 10 punti, come già siamo abituati a vedere.

Addio teorico quindi ai punteggi da tempi eroici, ma impatto concreto piuttosto basso: l’anno scorso nel singolare maschile soltanto due partite fra quelle finite al quinto set avrebbero beneficiato della nuova regola. E se guardiamo alla storia delle finali, nel dopoguerra soltanto in un caso, Gaudio-Coria del 2004, ci sarebbe stato bisogno del jeu décisif sul 6 pari del quinto set: nel caso specifico l’avremmo messo già al primo…

L’innovazione è più che altro un segnale di uniformità del mondo Slam, e quindi ITF, la cui distanza con il resto del tennis è sempre più ampia, visto che i Masters 1000 fra infortuni, defezioni ed impegno ad intensità sospetta stanno perdendo terreno nel cuore di appassionati e scommettitori. Poi stasera verso le 23 saremo lì lo stesso a vedere Nadal-Kyrgios, ma con l’asterisco in testa.

Ovviamente la svolta vera sarebbe quella di far giocare anche gli uomini al meglio dei tre set, in modo da non avere alcuna partita oltre le tre ore, e di sicuro ci si arriverà perché nessuna tradizione è intoccabile se danneggia il successo del gioco. Tradizione? Fino a metà degli anni Settanta i primi turni del Roland Garros si disputavano al meglio dei tre set…

Per l’angolo della nostalgia citiamo soltanto Panatta-Hutka, primo turno del 1976, quando il fresco trionfatore al Foro Italico annullò un matchpoint al cecoslovacco per poi batterlo 12-10 al quinto set. Matchpoint sul 9-10, 30-40, con l’italiano al servizio ed una volée in tuffo sul passante di Hutka, uno di quei tennisti davvero bimani che un tempo non erano rari.

Sarebbe stato poi il turno di Kuki, Hrebec, Franulovic, Borg (che a Parigi ha perso solo con Panatta), Dibbs e Solomon (linkiamo le immagini della finale girate da Gil de-Kermadec, già citato su Indiscreto per il documentario su Lendl-Mc Enroe 1984) prima di diventare l’unico tennista italiano uomo a vincere uno Slam in singolare nell’era Open. Unico ancora per poco, crediamo, ma che impresa.

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