Pallacanestro o pallavolo?

Pallacanestro e pallavolo vanno a caccia, come praticanti, di ragazze e ragazzi della stessa struttura fisica. E anche per quanto riguarda gli spettatori la concorrenza è quasi sempre diretta: ex praticanti, comunque gente che sceglie di guardare pallacanestro o pallavolo senza il condizionamento sociale che induce quasi chiunque a seguire il calcio, o comunque ad avere un’opinione calcistica.

Pallacanestro o pallavolo? Il nostro nuovo ‘Di qua o di là’ ci è stato ispirato dai playoff maschili e femminili della pallavolo arrivati entrambi alla fine: la Lube (nella nostra testa sempre Macerata, anche se dal 2014 si è trasferita a Treia) è in vantaggio 2-1 sulla Sir Safety Perugia, mentre fra le donne il 2-1 parziale è della Imoco Conegliano sulla Pro Victoria Monza. E domenica partono quelli della Serie A di pallacanestro, troppo lunga marcia verso Virtus-Olimpia, mentre da quasi due settimane si è conclusa la stagione femminile con la vittoria della Famila Schio.

Ovviamente la citazione d’obbligo è quella di un Maurizio Mosca d’annata, fra “Pallavolo sport per cretini” e “Pallacanestro che non fa discutere”, con il tema che è però sempre attuale e anche serio. Perché dopo il calcio e dopo lo sport con l’italiano che vince (e nemmeno sempre, basti pensare allo sci dopo Tomba) in Italia ci sono gli altri sport di squadra, che attirano appassionati e praticanti in base a vari fattori: la passione dei genitori che indirizzano i figli, la scuola, il fatto che localmente ci sia una squadra forte, eccetera.

Analisi che andrebbero fatte dai dirigenti di questi sport, invece di trincerarsi dietro ad una presunta superiorità etica e a statistiche su commissione per ingannare gli sponsor (che peraltro a volte hanno solo bisogno di creare del nero). Pallacanestro o pallavolo?

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