Videogiochi

Out Run, contro il tempo sulla Ferrari di Agnelli

Paolo Morati 27/12/2020

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Cosa c’è di meglio che scorrazzare a tutta velocità sotto il sole al volante di una Ferrari Testarossa rigorosamente in rosso, con al fianco una ragazza rossa… ehm, no, bionda? Sarà stata questa la domanda che avrà ispirato i creatori di Out Run, lo storico arcade di guida uscito nelle sale giochi nel 1986 a marchio Sega? Non lo sappiamo, ma ciò che è certo è che stiamo parlando di un altro ‘game changer’ della storia dei videogiochi.

L’azienda giapponese, sempre nel nostro cuore anche dopo che ha smesso di produrre console, introdusse una serie di innovazioni grafiche (pur con la risoluzione dell’epoca di appena 320×224 pixel, altro che 4K…) e di simulazione, in un cabinato in grado di inclinarsi. Out Run consisteva di fatto di cinque livelli su quindici scenari da superare al volante della bellissima spider, in una corsa contro il tempo su strade panoramiche e curve impetuose. Con la ciliegina sulla torta delle iconiche colonne sonore di accompagnamento composte da Hiroshi Kawaguchi, selezionabili prima della partenza.

Di fatto, a quattro anni da Pole Position, di cui abbiamo già parlato, arrivò proprio Out Run a cambiare nuovamente il concetto di videogioco per gli appassionati del volante, dando un’accelerata definitiva al concetto di velocità. Tante le conversioni per le console e gli home computer, alcune molto riuscite e altre pessime se confrontate con le potenzialità delle piattaforme, compresa quella Amiga, decisamente al di sotto dei suoi standard. Tutte in ogni caso con il protagonista digitale, visto di spalle, incredibilmente e stabilmente impassibile mentre va a tutta birra sfidando ogni limite… anche fino a ribaltarsi per poi tornare come se niente fosse in strada.

La curiosità è che la Ferrari Testarossa, nata due anni prima di Out Run e super simbolo degli anni Ottanta, nell’idea di Pininfarina e nella produzione concreta non era certo una spider. In versione spider ne fu prodotto un solo modello, per il parco auto personale di Gianni Agnelli. Il secondo è quindi quello della Sega. 

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