Ottimati e abbondanti

23 Dicembre 2009 di Italo Muti

di Italo Muti
Il terreno di caccia dei soliti noti, la replica del 2003, le puntate dei presidenti, la polisportiva di Blanc e i nostri auguri. 

1. Post di fine anno, in questo 2009 a due velocità. Esiste una realtà, piena di crisi, di paura, di mestizia, di illiquidità, di crediti negati alla piccola e media impresa e, un’altra versione, colma di illusioni, di una crisi che è passata, di visioni prospettiche giuste ma fuori luogo, pentiti mediatici sputtananti e prontamente sputtanati, di antidemocraticità governativa falsa e di incapacità governativa vera spesso in campo comunicativo. Tutto ciò condito all’ultimo istante con un freddo retrogusto innevato, ma non andino, quello no. Quello è terreno di caccia degli ottimati, coloro che non fanno del lavoro e del guadagno il loro cruccio ma il loro passatempo. Bere the da tazze comprate al discount o deglutirlo delicatamente da deliziose tazzine di Sevres, dovrà avere un giusto differente sapore o no?
2. Dal punto di vista finanziario, un anno che ha dato soddisfazioni dopo il minimo assoluto di marzo, copiando quasi simmetricamente il 2003, per cui, stock and fund picking estremo nel 2010, come nel 2004. La capacità di scelta sarà il fattore decisivo. La spinta rialzista ci sarà ma non sarà uniforme, anzi un primo periodo dell’anno pensoso e riflessivo farà da spartiacque e limerà le mosse degli indecisi. Una ripresa lenta e dolorosa dei paesi sviluppati farà da contraltare alla tumultuosità di quelli cosiddetti emergenti.
3. Qui a Monte Carlo atmosfera un po’ cupa, anche se non vediamo gente che fatichi a mettere insieme il pranzo con la cena. Complice l’aumento del tempo libero e la Svizzera che non è più la Svizzera di una volta, in questi giorni si sono visti qui più dirigenti del calcio italiano che ad una riunione di Lega. Qualche giocata alla roulette (quelli veramente ‘scimmiati’, fra cui un presidente illuminato, non vengono però qui), una visita alla escort di fiducia, ma soprattutto disposizioni date a voce a professionisti dell’elusione fiscale. 
4. Pettegolezzi sportivi raccolti all’aperitivo, senza alcuna pretesa di fare giornalismo (non lo fanno nemmeno i giornalisti, del resto), con varie fonti. L’eventuale Gran Premio di Roma non toglierà spazio a Monza, come ipotizzano i leghisti, ma sarà un colossale bagno di sangue per le finanze pubbliche (fonti: un lobbista di professione, che sta lavorando per una leggina ad hoc, ed un procacciatore di sponsor che presenterò al direttore di Indiscreto). Alemanno è pregato di fare meglio i conti: almeno cerchi di raccontarla giusta. Capitolo Roma-Unicredit: destra e sinistra hanno la settimana scorsa bloccato un grossissimo nome straniero (non stiamo quindi parlando del livello Tacopina), la Rometta ostaggio del pensionato Totti piace molto ai nostri politicanti mentre una società ambiziosa interessa meno. Al limite verrà coinvolto un imprenditore romano di frequentazioni bipartisan, ma la cosa non è imminente. Capitolo Milan-Ligresti: il costruttore ha varie ristrutturazioni, non edilizie, da portare a termine, ed il Berlusca cederebbe solo a lui. Tutto fermo sperando nei soldi Champions e nella benevolenza della Gazzetta. Capitolo Juve, qui molto amata: dicono che Blanc potrebbe essere chiamato dal Principe Alberto a costruire una polisportiva Monaco che punti ai vertici europei in varie discipline (basket, volley, atletica, tenendo il calcio al livello attuale). Non siamo nella testa degli Agnelli-Elkann, ve la vendiamo così. Capitolo Inter, di cui discutevamo proprio ieri sera con un ex suo dirigente ad alto tasso di livore: danno per scontato l’arrivo a giugno dell’altro Blanc, ma crediamo che abbiano avuto la notizia dai quotidiani italiani (non che sia falsa, anzi), ma soprattutto quello di Gourcuff ad una cifra a cui non vogliamo credere.
5. Cose di prima e seconda mano, tanto per cazzeggfiare. Adesso chiudiamo questo post un po’ dadaista, con un sincero augurio di buone feste a tutti coloro che sono passati da queste parti nel 2009, ringraziandoli per l’attenzione e per gli interventi, restando sempre proni verso la ricerca della verità, quantunque strana e perigliosa possa essere.
Italo Muti
(fonte: Dentro la Finanza)

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