Basket
O’Bannon il Bosman della NCAA
Indiscreto 27/03/2014
Ad ogni torneo finale NCAA di basket puntuali arrivano i discorsi sul fatto che gli atleti universitari debbano essere pagati, visto che tutto il sistema (allenatori, televisioni, la stessa NCAA) è professionistico tranne i suoi protagonisti. Ci sono anche buone argomentazioni contrarie, visto che in certi college il prezzo ‘pieno’ di un anno di frequenza e soggiorno può arrivare ai 50mila dollari e che quindi nessuno sia veramente un dilettante, al di là del fatto che i giocatori più forti non rimangano più di un anno in questo sistema (al punto che le squadre quasi tutte composte da freshman non fanno più notizia). Parole e scritti a parte, questa estate il Bosman del college potrebbe diventare Ed O’Bannon, se la sua causa antitrust (quindi per violazione dello Sherman Act) contro la NCAA andrà a buon fine. O’Bannon, ex campione NCAA nel 1995 con UCLA, una carriera NBA modesta e ed una in giro per il mondo (anche a Trieste) discreta, non si batte perché gli atleti dei college vengano pagati mentre sono al college, perché in fondo nessuno li costringe a giocare gratis (anche se di fatto è così, con l’età minima NBA posta a 19 anni), ma perché l’utilizzo futuro dei loro diritti di immagine da parte del college gli venga pagato, quando non saranno più dilettanti. Quante maglie con il numero 23 di Pete Maravich ha venduto LSU?