Napoli-Inter 1-3 (Sberle)

7 Gennaio 2020 di Gli amici di Budrieri

Caro Direttore, spero che abbia trascorso bene le festività natalizie: probabilmente a Courmayeur, lamentandosi delle colf che non sono più quelle di una volta. Sarebbe stato davvero bello leggere un Suo editoriale sulla vittoria dell’Inter a Napoli, visto che Lei una volta faceva il giornalista sportivo, ma ci rendiamo conto di come il suo pubblico di riferimento sia ormai diventato quello di Rula Jebreal.

Medio borghesi che prendono sul serio l’aria fritta di Mattarella, le dimissioni di Fioramonti, che vedono cervelli in fuga ovunque e le Sardine ormai vicine al 40% dei consensi, che considerano Conte il nuovo De Gasperi e simpatizzano per un Papa che dà sberle a uno dei pochi cattolici rimasti.

Invece qui nella trumpiana periferia Ovest di Milano il calcio è sempre l’argomento principale. Non ce ne frega un beato cazzo delle correnti nei 5 Stelle, se Zalone sia di destra o di sinistra, se Amadeus inviterà sul palco di Sanremo 10 donne o 5 trans. Fra le altre cose non capiamo perché ci si sorprenda della valanghe in montagna, degli ubriachi al volante che ammazzano persone, delle frane in Liguria, dei giornalisti che faticano a definire islamico qualunque estremista islamico.

Per fortuna possiamo ascoltare le parole sempre illuminate di Budrieri, anche se purtroppo la gloria dell’ATM va per i 75 anni e dovremo abituarci ad un futuro senza di lui. Cerchiamo di non pensarci, visto che morto Budrieri ci rimarranno soltanto gli spacciatori maghrebini all’angolo del videopoker, gente che ripete sempre le stesse cose, con lo scarno italiano appreso dai giornalisti sportivi: ‘Samurai Cristiano’, ‘Ramsey il Rambo che sa fare tutto’, ‘Kulusevski il robot venuto dal Nord con la Juve nel destino’, ‘Chiellini roccia nel muro BBC’. Budrieri nemmeno li ascolta, quando butta per terra la Gazzetta che titola ‘Lu-La pienissima’ e ci regala le sue pagelle.

Handanovic 7: nessun miracolo, ma tanta sicurezza. Skriniar 6,5: attento, senza fare cose fenomenali, la mossa di Bastoni lo ha riportato in una posizione per lui più giusta. De Vrij 7,5: forte nei momenti in cui ci sono da spazzare e basta i duecento cross che arrivano, fortissimo nelle situazioni di parità o inferiorità numerica. Bastoni 5,5: ha buona personalità e buon piede, ma non certo una concentrazione feroce.

Candreva 5: poca qualità, una partita da soldatino ma non è Di Livio. Brozovic 6: nessun flash e impostazione da compitino, un po’ troppo basso ma è merito suo se Fabian Ruiz scompare. Gagliardini 4: non tiene un pallone, non vince un contrasto, non offre una soluzione che sia una ai compagni. Barella 7: rientro da assatanato, quasi troppo, se sta bene è meglio lasciare Vidal alle sue grigliate. Vecino 6: nel vivo del gioco ma sempre con la solita poca qualità, da salvare i colpi di testa. Sensi 6,5: pochi minuti con un senso. Biraghi 5: tiene la posizione, guarda più indietro che avanti e Conte lo riprende.

Lukaku 7: meno bene di altre volte come sponda, il primo gol è un capolavoro degno del miglior Adriano e il secondo un regalo di Meret. Borja Valero senza voto: adesso Conte gli vuole bene. Lautaro Martinez 7,5: poco ispirato ma vivissimo, alla Schillaci crede negli errori degli altri e spesso gli va bene. Conte 7,5: il Napoli ha avuto non poche occasioni, ma l’Inter è stata la migliore umanamente possibile. Con Sensi e Barella sani altra musica”.

Non una grande analisi, va detto con tutto il rispetto per un uomo ancora scosso per l’eliminazione di Brady dai playoff NFL (in tutta la carriera nella squadra ATM Budrieri non ha mai subito intercetti), ma comunque meglio di nessuna analisi. Forse questa è l’ultima volta che le scriviamo, Direttore, Lei vuole dimenticarsi della periferia, noi in periferia possiamo fare a meno di tutto e di tutti. Anche di Lei e di Indiscreto.

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