Moratti dovrebbe mettere Ronaldo fuori rosa
15 Maggio 2002
di Stefano Olivari
Mercoledì 15 maggio 2002, appoggiato al frigo dei gelati del Bar Inter, zona San Siro, Anselmo Budrieri sfoglia scettico la Gazzetta più consumata del mondo. Fa un caldo della madonna, ma Anselmo indossa il suo gilet di lana sopra una camicia pesante a quadrettoni. E’ in pensione da 3 anni, e pur di non farsi rompere il cazzo dalla moglie avrebbe indossato anche un eskimo. Sta sudando. ”Che cazzo vuole questo pirla…..”, dice ad alta voce sperando che gli altri tre avventori del bar, seduti allo stesso traballante tavolino, gli diano retta. Uno dei tre, il Walter, rutta. Ma senza malizia, rutta e basta. ”Sono quattro anni che lo manteniamo, questo negro, e adesso dopo tre partite di fila che gioca è già a bussare a soldi”, continua l’Anselmo, passandosi la mano destra sui capelli bianchi e forforosi. I due al tavolo del Walter, il Roberto e il Lele, annuiscono con forza, nemmeno fossero dei giornalisti. Il Walter è chiaramente il leader del bar, come dimostra il suo giubbotto di renna, inspiegabile considerando i 27 gradi, che costa come tutto l’abbigliamento degli altri presenti messo insieme. Butta le carte in maniera plateale e si alza. Una grattata ai coglioni, per ribadire la sua leadership. ”Te l’avevo detto o no che il Ronaldo era un bluff?”, attacca. ”Modestamente di calcio ne ho visto, e uno come lui, che non difende palla, ma gioca solo in verticale, di strada nel campionato italiano ne può fare poca. Gli infortuni sono un discorso a parte”. Il Walter ha 47 anni e non ha mai lavorato in vita sua, almeno ufficialmente. Vive con la madre ma scopa molto, dice lui. Forse con delle troie che paga non si sa come, probabilmente con i soldi del Monopoli. Nessuno nel locale ricorda che il Walter abbia mai attaccato Ronaldo, ma tutti annuiscono, specialmente il Roberto e il Lele. Il primo è un dipendente della Regione Lombardia, non si capisce in quale ufficio, visto che è quasi sempre al bar o a casa. Forse telelavoro. Forse le 35 ore: al mese, però. Il secondo fa l’autotrasportatore, con il suo scassatissimo Ducato. Fra le altre cose distribuisce i giornali alle edicole. E’ il primo del gruppo a leggere la Gazzetta, ma non ha mai fatto pesare questo suo privilegio. Non lavora molto, comunque. Nessuno sa cosa dire, come al solito. E come al solito ci pensa il Walter: ”Moratti al Ronaldo dovrebbe metterlo fuori rosa, senza stipendio, a pane e acqua….ve l’avevo detto, io, che il Ronaldo non era da Inter”. (1-purtroppo continua)
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
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