Attualità
Mondiali di judo con Al Bano, Putin e Salvini
di Stefano Olivari
Pubblicato il 2021-06-02
I Mondiali di judo inizieranno domenica prossima a Budapest e dureranno una settimana: fra l’altro serviranno in parte anche per definire gli ultimi qualificati ai Giochi Olimpici di Tokyo. Pur avendo concluso la nostra carriera con una pregevole cintura gialla ed avendo avuto un compagno di banco delle medie che leggeva la biografia di Jigoro Kano avremmo ignorato l’evento se non fosse stato per Al Bano. Il quale, come tutti i giornali hanno riportato, potrebbe organizzare proprio in Ungheria un incontro fra Salvini e Putin, con ovviamente Orban presente.
Se non è vera è bene inventata, visto che Orban inaugurerà la manifestazione nell’impianto dedicato alla leggenda dello sport mondiale Laszlo Papp, Putin sarà presente (il judo è il suo sport preferito) e che qualche volta effettivamente uno dei cantanti italiani più famosi nel mondo ha incontrato Salvini. E poi il leader della Lega, nonostante l’ammirazione nei suoi confronti, mai è riuscito a incontrare il presidente russo. Tutto questo non significa che Al Bano si sia trasformato in mediatore politico e che questo incontro avverrà, ma di sicuro significa che il suo livello è tale da avere sull’agenda i numeri di politici di primo piano. Che gli rispondono.
E pazienza se tutto questo viene riportato con la classica sufficienza del giornalista in giacca di velluto, uno che avrebbe scritto la nuova Recherche se soltanto i poteri forti non lo avessero costretto ad occuparsi di Letta, Amadeus e Pioli, togliendogli quindi tempo ed energie. La verità è che Al Bano, interprete dell’inno ufficiale dei Mondiali di judo, è grazie alla sua arte un personaggio internazionale da decenni, anche se non ha sfondato nei centri di alcune città. A prescindere dalle idee politiche di Al Bano, è ovvio che un numero uno nella sua professione si rapporti ad altri numero uno.