San Siro modello Roma

18 Ottobre 2022 di Stefano Olivari

Il nuovo San Siro avrà come modello uno stadio che non esiste, quello della Roma. Proprio il teorico impianto del club dei Friedkin, con capienza fissata a 62.000 spettatori, è stato citato come esempio da parte di Giuseppe Bonomi, il responsabile del Milan per il nuovo stadio, con il silenzio-assenso del suo omologo interista (Van Huukslot). Se i club fanno giustamente i loro interessi non si capisce però perché i media prendano per buone totali falsità, come che a Inter-Salernitana fossero presenti 62.000 persone su un totale di 75.542 biglietti venduti.

Ecco, chiunque fosse lì (e noi c’eravamo) sa bene che i vuoti non erano paragonabili all’intero Castellani di Empoli né erano superiori a quelli del Picco di La Spezia. All’approssimarsi del fischio di inizio le code vengono spesso smaltite, a Milano come altrove, senza stare troppo a sottilizzare sul passaggio del biglietto ai tornelli, basta mostrarlo agli addetti (diversamente ci sarebbero 200 risse a partita), e questo spiega i 62.000 registrati (sempre che siano veri ma speriamo di sì, visto che i dati vengono comunicati alla Questura).

Insomma, per il loro futuro all’americana (possibile che anche l’Inter finisca in quella zona) i due club milanesi lasciano fuori dalla porta oltre 26.000 spettatori a partita (13.542 di un qualsiasi Inter-Salernitana più i 13.500 ‘premium’ annunciati), quando la media di affluenza della Serie A attuale è di 28.533 a partita. Scelte legittime, finché esisterà il diritto di proprietà. Ma come ci si può paragonare ad uno stadio che non esiste di una squadra che comunque ha più di 60.000 spettatori di media e che quindi anche lei costruirà il ministadio per ricchi e turisti? Ripetiamo: Inter e Milan devono fare le loro scelte, la malafede noi la vediamo nella quasi unanimità di politica e media.

stefano@indiscreto.net

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