Milano-Cortina 2026, il trionfo dell’antipatia
24 Giugno 2019
di Indiscreto
L’Italia ha avuto i Giochi Olimpici Invernali del 2026, dopo la votazione di Losanna che ha fatto prevalere Milano-Cortina 47 a 34 su Stoccolma. Una vittoria da favoriti ma non per questo meno vittoria, anzi. La vittoria di Malagò e delle sue ambizioni, oltre che di quelle di Veneto e Lombardia. Non sono Giochi di serie A come quelli estivi, ma ce li faremo bastare.
La sconfitta non di Torino ma della decrescita infelice dei Cinque Stelle, il partito del non fare che ha boicottato questi Giochi quasi fino all’ultimo, cambiando poi idea e usandoli come merce di scambio per le ATP Finals. Non è un caso che Milano-Cortina 2026 abbiano dal punto di vista politico messo insieme partiti diversi, che per le varie candidature di Roma erano stati tutt’altro che uniti.
Il trionfo dell’antipatia di tanti personaggi, molti presenti in Svizzera, che però hanno messo a disposizione le loro relazioni personali che in ambiti come il CIO contano al 90%, rimanendo nel lecito. Certo dopo aver visto Montezemolo, Pescante, la Christillin, Pancalli, Chimenti, eccetera, la voglia di fare caroselli per le strade passa subito. Lo schema è sempre lo stesso ed i media mainstream lo stanno già confermando: se vinciamo noi ha vinto il progetto, se vincono gli altri è perché hanno pagato tangenti ed escort. Chissà in base a quali parametri avranno giudicato gli impianti per il bob i membri CIO di Guatemala, Kuwait, Barbados, Burundi, Senegal e Aruba. Magari avranno studiato i dossier, così si dice.
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