Meglio le intercettazioni

17 Giugno 2011 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
La credibilità delle rivelazioni fatte dall’ormai leggendario Pirani potrà magari essere provata da testimonianze o intercettazioni, di sicuro però non dalla matematica visto che oltre alle tante di B e LegaPro sono state citate partite di serie A il cui andamento è stato in realtà normalissimo.
In Genoa-Lecce una squadra demotivata ne affrontava una con l’obbiettivo della salvezza, ma le quote davano favorito il Genoa a 2,10, mentre il Lecce era a 4,20 e il pareggio con un basso 2,35. Grandi volumi di gioco sulla X? No, visto che solo il 7% delle giocate totali è andato lì. Quindi i bookmaker hanno adeguato la quota sulla base semplicemente delle voci che circolavano. E’ interessante in questo caso osservare l’aggio del banco: un clamoroso 14%, che spiega meglio di mille ragionamenti come il semplice sospetto di gioco sporco penalizzi gli scommettitori onesti. Sulla vittoria del Genoa sono andate il 51% delle giocate ed essendo quotata sopra la pari significa che su questa singola partita i bookmaker hanno perso anche se non nel modo che pensavano possibile (cioé con milioni messi sul pareggio da parte dei presunti ‘bene informati’). Quote normalissime, con il classico pareggio a 3,20, per Fiorentina-Roma (poi conclusasi effettivamente in pareggio, per la gioia del 13% del mercato: in questo caso i bookmaker hanno guadagnato) e per Lecce-Cagliari con i pugliesi ovviamente strafavoriti ma che terminò in pareggio nonostante il 90% del gioco fosse sui segni 1 (al 39%) e 2 (51). Insomma, le rivelazioni sui presunti aggiustamenti in A sono difficili da supportare con la logica dei numeri. Il che non significa che tutte le partite siano state pulite.


stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale)

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