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Arti marziali

McGregor Forever

di Stefano Olivari

Pubblicato il 2023-06-09

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Per un documentario o una docuserie il vero crimine non è essere brutti, ma noiosi. E McGregor Forever, appena visto su Netflix in tutte le sue quattro puntate, pur confezionato bene è noiosissimo. Perché sarebbe bastata mezzìora per condensare la filosofia di vita ed il finale di carriera, fra sconfitte ed infortuni, del più famoso personaggio della storia MMA. Uno di quegli sportivi diventati molto più importanti del loro sport, oltre che ricchi in maniera spropositata. Fra l’altro il pugile-lottatore irlandese, stella della UFC e non ancora ritiratosi (non combatte dall’infortunio contro Poirier, quindi da quasi due anni), ha anche fuori dal ring, anzi dalla gabbia, un notevole talento per gli affari.

Cosa c’è quindi in McGregor Forever? Ci sono le riflessioni di un campione sul finire della carriera, c’è l’avvicinamento ai suoi ultimi match (persi quello con Nurmagomedov e i due con Poirier, vinto quello con Cerrone), c’è tutta quella retorica cazzuta sul ‘duro lavoro’ che è quasi sempre priva di logica (nel 99% dei casi gli avversari si sono allenati allo stesso modo, cioè tanto) ma che qualche mente debole trova motivante. McGregor continua a ripetere che è così ricco che potrebbe ritirarsi, ma la sensazione è che si sia già ritirato e che solo la convenienza del sistema, più della sua personale, rimandi l’annuncio.

Cosa manca in McGregor Forever? Tutti i casini combinati da McGregor fuori dal mondo MMA, senza farsi mancare davvero niente, nemmeno un litigio con Francesco Facchinetti (il fu DJ Francesco ebbe ovviamente la peggio). Come minimo di tutti questi fatti controversi si sarebbe potuto proporre la versione di McGregor, sarebbe stata più interessante. Insomma, ci siamo fatti trascinare da un personaggio enorme, mito nel mondo anglosassone e un po’ meno da noi, uno che ha avuto il massimo del suo hype nel 2017 con la sfida a Mayweather (persa con molto onore, era pugilato e basta), ma come documentario siamo in zona ufficio stampa-aria fritta.

stefano@indiscreto.net

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