Mc Donald’s vegetariano, la svolta di Beyond Meat

10 Novembre 2020 di Stefano Olivari

McDonald’s dal 2021 tornerà un posto adatto anche ai vegetariani, visto che verrà introdotta una nuova linea, denominata McPlant, con hamburger, crocchette e altre cose senza carne né pesce. Ricette a base di Beyond Meat, prodotto che abbiamo mangiato tantissime volte e che troviamo eccellente. Immaginiamo che, come avviene con la carne vera, Mc Donald’s si adatti in qualche modo ai gusti locali: giudicheremo sul campo.

In realtà, da grandi amanti di McDonald’s (uno dei posti in cui siamo più a nostro agio, insieme allo stadio forse l’ultima isola di interclassismo in città strutturate tipo Metropolis), tante volte in passato abbiamo preso il Veggie Burger, poi tolto dal menu, che però aveva uno dei due difetti tipici dei prodotti vegetariani: sapeva di poco o niente. Il secondo difetto è quello opposto, cioè di abusare di spezie, aglio e cipolle per mascherare la mancanza di sapore e quindi lasciare aliti pestilenziali.

La scelta di Mc Donald’s non è originale: altre catene (tipo Burger King con una rivisitazione del mitico Whopper) e anche locali indipendenti propongono hamburger non di carne, senza farle passare per svolte epocali. L’idea di base è che l’8% di vegetariani nel mondo (10% in Europa, 5% negli USA) sia destinato ad aumentare incuriosendo persone dell’altra sponda: in altre parole, anche chi è indifferente alla sofferenza delle mucche tenderà negli anni Venti a mangiare meno carne e non a caso tanti investitori veri (chiaramente per gli standard di Indiscreto anche Bill Gates può considerarsi un sopravvalutato) si sono posizionati su aziende come Beyond Meat e Impossible Foods, che puntano sull’onnivoro che a volte vuole evitare la carne e non sul vegano duro e puro che in ogni caso si farebbe bastare le punitive soia e quinoa.

Al di là di McDonald’s, che comunque introdurrà in Italia queste novità dall’anno prossimo, in questi periodi di tristissime megaspese al supermercato consigliamo agli amici che frequentano la Svizzera di visitare il reparto vegetariano dei supermercati Migros, cosa che noi non manchiamo mai di fare: qualità e sapori clamorosi, da non far rimpiangere la carne se non a chi vuole a tutti i costi cibarsi di sofferenza altrui. Poi il discorso sui massimi sistemi è sempre lo stesso: tutto, anche il pallone con cui torneremo a giocare, è basato sullo sfruttamento e sulla sopraffazione. E non bisogna pensarci oltre un certo limite, se no tanto vale ammazzarsi. Il bene non esiste, il meglio forse sì.

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