Max Biaggi, addio alle moto e a Rossi

7 Novembre 2012 di Indiscreto

Max Biaggi lascia le moto (solo come pilota, perché ha intenzione di rientrare come manager), la Superbike, il mondo che gli ha dato tanto anche se non quella fama assoluta e trasversale , quella da copertine su Oggi e Gente, che in assenza di Valentino Rossi (chiamiamo il problema con nome e cognome) avrebbe probabilmente avuto. Le parole dell’addio sono state pronunciate non a caso a Vallelunga, autodromo che fin dagli inizi gli è stato caro, davanti a purtroppo poche persone. “Lascio da campione del mondo per dare spazio al Biaggi uomo, che per tanti anni è rimasto un po’ schiacciato dal pilota” e via immalinconendosi e immalinconendoci. A 41 anni si può anche lasciare il motociclismo, senza dare spiegazioni. Statistiche e trofei, dai 6 titoli mondiali (4 in 250 e 2 in Superbike) alle 63 corse vinte (la prima nel 1992!), le conoscono tutti i suoi estimatori, mentre non è ben chiaro il motivo per cui la decisione di lasciare sia arrivata proprio nel momento in cui avrebbe potuto tornare in Moto GP dalla porta principale. Su quella Ducati dove Rossi ha, per essere sintetici, più o meno fallito. E nella peggiore, si fa per dire, delle ipotesi, c’era sempre l’Aprilia con cui dopo la fine del Mondiale Biaggi aveva fatto anche test in vista del 2013. Insomma, un gran rifiuto dalla genesi non chiara al di là dell’età. E forse la stanchezza, prima ancora che la paura, per quel confronto con Valentino che andando alla Ducati sarebbe stato inevitabile. Meglio chiudere da campione del mondo.

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