Marò o cooperanti?

2 Gennaio 2015 di Indiscreto

Da tempo meditavano di scrivere un post sul tifo generato dai vari tipi di italiani detenuti all’estero, senza stare troppo a sottilizzare su chi li tiene in detenzione: stati formalmente legittimi, terroristi, criminali comuni… I casi dei marò e delle cooperanti si prestano perfettamente al nostro discorso, oltre che al primo ‘Di qua o di là’ del 2015 di Indiscreto. Le analogie sono molte. La principale è che per i loro tifosi abbiano ragione loro, senza mettersi ad analizzare i ‘contro’ delle loro vicende, per il fatto di essere italiani e quindi per definizione ‘brava gente’. Ma modesti troll possono trovare anche buoni argomenti anche a favore del fatto che due militari italiani (Massimiliano Latorre e Salvatore Girone) durante un servizio in sostanza di vigilanza privata su una petroliera hanno ammazzato dei pescatori indiani scambiati per pirati e che due cooperanti italiane (Vanessa Marzullo e Greta Ramelli) in Siria siano rimaste così affascinate dall’estremismo islamico da essersela cercata, se non peggio. Insomma, vicende complesse e che saranno probabilmente risolte con accordi sottobanco, pagando in varie forme India e Al Nusra. Non possiamo però negare la realtà mediatico-politica, cioè che a prescindere dalle responsabilità il caso dei marò appassioni di più un pubblico di destra e quello delle cooperanti uno di sinistra, quindi la domanda va proprio in questo senso: ritenete che l’onore dell’Italia sia stato offeso maggiormente dalla detenzione dei marò o dal rapimento delle cooperanti? Un modo più onesto di porre la domanda potrebbe essere questo: vi sentite emotivamente più vicini ai marò o alle cooperanti?

Share this article