Mare culturale urbano, la periferia ancora umana

11 Settembre 2018 di Stefano Olivari

Prendere una cascina in disarmo e ristrutturarla non è certo un’idea nuova, la differenza la fa sempre la gestione quotidiana di ciò che ne viene fuori. E in questo senso il Mare Culturale Urbano è senz’altro un successo, visto che dal 2016 ha portato un’aria nuova nella periferia ovest di Milano, proponendo un abbinamento ristorante-pizzeria-birreria nobilitato da tante iniziative in altri spazi della Cascina Torrette, dal cinema ai concerti.

Siamo nei pressi del deposito ATM, a due passi da via Novara e a quattro da San Siro, dove nemmeno noi che abbiamo passato lì tre quarti della nostra vita ci aspetteremmo di trovare la campagna così vicina. L’ambiente è informale sia al ristorante sia a maggior ragione nella pizzeria e nella birreria, a dire il vero non sembrano esserci grandi confini fra i vari ambienti. A visitare il sito sembra che si tratti dell’ennesima operazione fighetta a colpi di mostre, eventi, coworking, seminari, eccetera, così almeno la vogliono vendere: ma la realtà vista con i nostri occhi è diversa e migliore. Il posto è prima di tutto bellissimo, se ci si dimentica (facile, visto che si sta nella corte interna) di ciò che c’è intorno: sembra davvero di entrare in un altro mondo. In secondo luogo la frequentazione, per quello che abbiamo visto noi, è interclassista ma scremando le estreme di fighetti e tamarri. Non che ci sia il buttafuori, è semplicemente che chi non entra nella filosofia del posto se ne va dopo tre minuti. Aperto fino a mezzanotte e molte sere anche oltre, lo vediamo adatto a un aperitivo in un posto fuori dai soliti giri, a una pizza in contesto non triste, a un dopocena fra amici tranquilli e senza un’età predefinita, a un pre o post partita visto che le possibilità di parcheggio sono notevoli. Ci siamo trovati bene nella pizzeria e nella birreria (il classico pizza-birra a 10 euro), ma non recensiamo il ristorante perché non l’abbiamo provato e perché secondo noi non c’entra molto con il posto, più adatto ad essere un ritrovo che un locale, per quanto semplice (anche se quel ‘Cucina narrativa’ già ci respinge), da primo, secondo, vino, eccetera.

Tutto è al tempo stesso curato e spartano, con i piatti di carta che forse sono una citazione e forse no, mentre il servizio è un po’ confusionario, con il minimo sindacale della gentilezza, e necessita di una buona predisposizione da parte del cliente. Il pericolo è evidente: una deriva da centro sociale, vista in tante situazioni analoghe (non solo quelle nate proprio come centro sociale) e usata come giustificazione per tutto. Ma per il momento il Mare Culturale Urbano è al tempo stesso nuovo e molto umano, al punto che ci si può trovare lì senza nemmeno consumare: l’accesso al cortile comune è libero e possibile tutti i giorni. Per riqualificare le periferie non servono piani quinquennali: bastano imprenditori coraggiosi e gente normale che esca di casa, senza lasciare la strada ai peggiori.

Mare Culturale Urbano – via Gabetti 15, CAP 20147 Milano – Genere: pizzeria-birreria – Telefono: 331 8134754 – Orari: dal primo pomeriggio a mezzanotte – MM1 Primaticcio o MM5 San Siro Stadio – Pagina Instagram: maremilano  – Pagina Facebook: @mareculturaleurbano – Twitter: @maremilano – Sito web: maremilano.orgPresenza più recente di Indiscreto: settembre 2018. 

LE RECENSIONI DELLA NUOVA EDIZIONE DI ‘PAGANDO IL CONTO’

  1. Mare Culturale Urbano (Pizzeria)
  2. Lievità (Pizzeria)
  3. Pokeia (Hawaiano)
  4. Osteria dei Mosaici (Pugliese)
  5. La Tirlindana (Pesce – Lago)
  6. Le Vent du Nord (Belga)
  7. Al Sale Grosso (Pesce)
  8. A’ Riccione (Pesce)
  9. Ta Hua (Cinese – Hong Kong)
  10. Cacio e pepe (Romano) 
  11. Dawat (Indiano)
  12. Bottega sicula (Siciliano)
  13. Lievito Madre al Duomo (Pizza)
  14. Vanilla Bakery (Brunch)
  15. L’Altro Eden (Ligure)
  16. Rigolo (Toscano)
  17. Ba’Ghetto (Romano-Ebraico)
  18. Temakinho (Brasiliano-Giapponese)
  19. Ten Grams (Tartufi)
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