Mandzukic e rigori, Milan da scudetto?

19 Gennaio 2021 di Indiscreto

Il Milan ha ingaggiato Mario Mandzukic: per l’attaccante croato contratto di 6 mesi e per il club rossonero lo scudetto come obbiettivo dichiarato ben oltre il sorprendente, almeno per noi che consideravamo i rossoneri da Europa League con vista quarto posto, primato in classifica. Con il Mandzukic che tutti ricordiamo, quello del Bayern Monaco, dell’Atletico Madrid e della Juventus, un sogno realistico: attaccante dai mille usi, scarso come goleador ma utilissimo ai compagni, un generoso Graziani 2.0. Due soli problemi per Mandzukic: ha 34 anni e mezzo e non gioca a calcio in pratica dall’estate 2019.

Messo ai margini della Juventus da Sarri e alla porta da Paratici, all’epoca miglior direttore sportivo dell’emisfero boreale, a fine 2019 il vicecampione del mondo è andato a raccattare qualche soldo in Qatar, nell’Al-Duhail dove ha ritrovato come compagno di squadra Benatia. Ma anche lì ha giocato poco, salutando tutti dopo qualche mese. Poi il nulla fino ad oggi, ma comunque Mandzukic, sarà la faccia, ci sembra più motivato di Zaniolo e Balotelli messi insieme. Basterà la voglia a sconfiggere l’età?

Di sicuro l’arma poco segreta del Milan in questo campionato sono i calci di rigore, 12 a favore in 18 partite, con una media gara (0,66 a partita) che è la più alta in Serie A a memoria d’uomo, e fin qui ci può stare perché il VAR ha trasformato, non solo per il Milan, tutti i rigorini in rigori, ma alta in una maniera imbarazzante rispetto ad una concorrenza che non è che attacchi poco: Juventus e Roma, seconde in classifica, ne hanno avuti 5. Una situazione senza senso sia per chi guarda le partite sia per chi guarda le statistiche, per una volta d’accordo visto che come occasioni create Napoli e Atalanta sono le prime due squadre della Serie A, davanti a Juventus e Inter, con il Milan quinto.

Share this article