Ma la Roma gioca da cani

16 Aprile 2021 di Indiscreto

Chissà cosa penserà Arrigo Sacchi dei media a reti unificate che inneggiano ad una Roma che venendo dominata dall’Aiax per due partite su due (ieri all’Olimpico per gli olandesi 603 passaggi riusciti contro 234) si è qualificata per le semifinali di Europa League, fra rigori sbagliati e VAR che ha sempre detto bene. Il calcio è questo, ovviamente, si può vincere in vari modi e in base all’ultima impressione si inventano nuovi teoremi. Ma a noi sembra che la squadra di Fonseca, uno che si presenta bene (conta anche questo), giochi quasi sempre da cani e non a caso in Serie A è la settima sulle sette squadre con una rosa decente.

2. La nuova Champions League di Agnelli, quella dal 2024 in avanti, digerita da Ceferin e dalle leghe europee medie e piccole, è stata ideata 6 mesi fa e nascerà lunedì durante il comitato esecutivo della UEFA, secondo quando anticipato dal Corriere dello Sport. Sorvolando sulla politica sportiva, veniamo al contenuto noto da settimane: 36 squadre in un girone unico, con 10 partite nella prima fase, le prime 8 in classifica qualificate direttamente agli ottavi di finale e le 16 dalla nona alla ventiquattresima posizione che disputeranno quelli che potremmo definire sedicesimi per poi arrivare ad una fase finale ad eliminazione diretta simile a quella di oggi. Insomma, per vincere la nuova Champions ci vorranno come minimo 17 partite invece delle 13 attuali ed è evidente che non ci potranno essere soste: si giocherà a dicembre avanzato ed anche in gennaio. Siccome incontrare 10 squadre nella prima fase significa non incontrare le altre 25, le coltellate voleranno sul calendario. Fra i mille scenari quello più credibile è una classifica per ranking UEFA che metta in fila le 36 partecipanti, facendo ad ognuna incontrare in trasferta le 5 squadre che la precedono ed in casa le 5 che la seguono: un po’ come le fasi a orologio che gli appassionati di pallacanestro hanno conosciuto in varie epoche storiche, che internazionalmente sono definite ‘Swiss-System’. La ragion d’essere del tutto è ovviamente quella di giocare più partite, 180 invece dell attuali 96, ma anche quella di dare un posto in più al quinto dei grandi mercati televisivi, la Francia, che tengono a galla il giochino. Di certo questo ibrido un po’ triste è soltanto una tappa intermedia verso un vero e proprio campionato europeo. Giocando soltanto quello, magari si eviterà di dire che è poco allenante.

3. Esiste una sola possibilità al mondo che Vlahovic rimanga alla Fiorentina? Siccome il suo atteggiamento è ben diverso da quello tenuto a suo tempo da Chiesa, il vero ‘Di qua o di là’ di Commisso sarà proprio il ragazzo serbo. Firenze ha preso a sassate, a volte non metaforiche, i Pontello che avevano quasi vinto lo scudetto, Cecchi Gori che aveva speso l’impossibile e Della Valle che senza strafare aveva portato la squadra in zona Champions League e dintorni. Il personaggio dello zio d’America è però ancora simpatico: fino a quando?

4. Un mese di DAZN gratis agli abbonati che non hanno potuto seguire, per problemi tecnici, Inter-Cagliari e Verona-Lazio. I vincitori della partita dei diritti della Serie A 2021-2024 ne sono usciti bene, anche se non sapremo mai la verità sulle reali responsabilità di Comcast (quindi Sky) nel disservizio. Di sicuro questa vicenda dirà se davvero il calcio è la mitica killer application.

5. Il caso Donnarumma, che poi non è un caso ma una normale trattativa, fa sorgere spontanea una domanda: a questo giro i media barreranno la casella dei dirigenti scarsi o del calciatore avido? Di solito scelgono sempre il secondo scenario, pensando di compiacere i tifosi.

Share this article
TAGS